Scudo fiscale, sì della Camera L'Idv protesta: bagarre in aula

L'Aula della Camera ha approvato il decreto correttivo che contiene lo scudo fiscale. Via libera definitivo al contestato decreto. Il provvedimento, che ha ottenuto 270 sì, 250 no e 2 astenuti, è legge. La firma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dovrà arrivare entro domani, vista la scadenza del documento datata 3 ottobre. Ieri la Camera ha votato la fiducia sul provvedimento. Inevitabili le polemiche in aula. Agende rosse sventolate, copie della Costituzione, e cartelli con gli slogan ormai noti: "La mafia ringrazia", "Riciclaggio generalizzato", "Evasione legalizzata". Anche sul voto finale che approva definitivamente lo scudo fiscale, alla Camera va in scena la contestazione dell'Italia dei Valori. Già prima del voto, le agende rosse e i cartelli erano pronti a essere tirati fuori dai banchi dell'Idv. Tanto che i leghisti possono anche 'fare la spia': "Presidente, Barbato ha i cartelli..." urlano sghignazzando. E Gianfranco Fini avverte: "Lo dico preventivamente, non è consentito in questa Aula dar vita a manifestazioni con cartelli o quant'altro". Richiamo inutile, perchè appena viene proclamato il risultato del voto, i deputati Idv vanno avanti con la protesta. Fini invita i commessi a intervenire e rimuovere i cartelli, "tanto i fotografi hanno già fatto quello che dovevano fare...", dice sarcastico. Più pesanti i commenti dei deputati di maggioranza: "Buffoni". Eppure la legge passa solo con 20 voti di scarto (270 i sì, 250 i no, 2 gli astenuti): significa che, se l'opposizione fosse stata al completo, la norma tanto contestata da Pd, Idv e Udc e su cui il governo ha ottenuto la fiducia non sarebbe passata. Sono 279 infatti i deputati dell'opposizione. La maggior parte delle assenze non giustificate si registrano nel Pdl (213 presenti su 269 appartenenti al gruppo) ma subito dietro è il Partito democratico che 'guadagna' la maglia nera: sono 23 i deputati che non hanno partecipato al voto (su un gruppo che al completo conta 216 componenti); 6 su 37 sono i deputati dell'Udc assenti, uno solo tra le file dell'Idv. Nell'elenco dei deputati che non hanno partecipato al voto sullo scudo fiscale figurano 23 deputati del Pd: Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra, Lucia Codurelli, Furio Colombo, Sergio D'Antoni, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Antonio Gaglione, Dario Ginefra, Oriano Giovanelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Linda Lanzillotta, Marianna Madia, Angela Mastromauro, Giovanna Melandri, Lapo Pistelli, Massimo Pompili, Fabio Porta, Giacomo Portas. Nell'Udc sono sei gli assenti: Francesco Bosi, Amedeo Ciccanti, Giuseppe Drago, Mauro Libè, Michele Pisacane e Salvatore Ruggeri. Unico assente dell'Idv Salvatore Aurelio Misiti. Non hanno partecipato al voto neanche tre (su otto componenti) del Movimento per l'Autonomia. Solo due sono stati gli astenuti: Paolo Guzzanti e Giorgio La Malfa, ex Pdl ora iscritti al gruppo Misto.