Allarme di Marchionne: incentivi o impianti a rischio
Ieriil numero uno del Lingotto ha lanciato un grido di allarme che non poteva non essere ascoltato. «L'andamento del mercato automobilistico 2010 dipende da dove si andrà a finire con gli incentivi» ha spiegato l'ad a margine del lancio di Fiat Punto Evo, sulla portaerei Cavour, a La Spezia. Marchionne ha osservato: «Se si mantiene una struttura simile al 2009 dovremo superare la quota di quest'anno, quindi oltre il 9%». L'amministratore delegato del gruppo torinese ancora una volta ha rammentato che il problemi incentivi «è europeo, non del governo italiano. Ci deve essere una risposta coordinata a livello europeo. Condivido - ha sottolineato - quanto detto dal ministro Tremonti in merito». Poi ha aggiunto: «Sappiamo che la Francia è intenzionata a continuare. Stiamo guardando all'Inghilterra, continueranno anche loro. Quindi non credo che l'Italia possa tirarsi indietro. In ogni modo sono scelte del governo, faccia quello che deve fare, se non si continua ovviamente la domanda scenderà. E se scenderà noi perdiamo volumi, perdiamo vetture, chiudiamo stabilimenti. Non bisogna fermare la produzione».