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L'industria vede la fine del tunnel

Industria

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Le esportazioni rilanciano fatturato e ordinativi dell'industria: a luglio - secondo i dati diffusi ieri dall'Istat - le vendite sono aumentate dello 0,7% rispetto al mese precedente registrando il primo segno più da giugno 2008 mentre gli ordini sono cresciuti, sempre su base congiunturale, del 3,2% segnando il dato migliore da gennaio 2008. Il dato tendenziale resta fortemente negativo (-21,7% il fatturato e -23,2% rispetto a luglio 2008) ma in miglioramento rispetto a quello di giugno (-25,4% tendenziale il fatturato a giugno, -22,7% gli ordini). Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola ha commentato con soddisfazione i dati parlando di «ripresa che si sta rafforzando» mentre il vice ministro con delega al Commercio estero Adolfo Urso sottolinea che la macchina del made in Italy riparte con le esportazioni. Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni parla di «segnale positivo» ma sottolinea la necessità di «crescere ancora». Anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia parla di «dato positivo», anche se - puntualizza - «c'è ancora una lunga strada da fare. Il peggio lo abbiamo alle spalle, stiamo cominciando lentamente a risalire». Fiducia sì ma attenzione: «se ci confrontiamo con luglio 2008 - ricorda il leader degli industriali - siamo sempre a -23,2%». La ripresa di fatturato e ordinativi comunque è stata trainata soprattutto dalle esportazioni: il fatturato su base congiunturale infatti è diminuito dello 0,1% sul mercato interno mentre è aumentato del 2,7% su quello estero. Gli ordinativi sono scesi del 2,9% nel mercato nazionale e sono cresciuti del 15,6% su quello estero. Per il fatturato la tendenza cambia se si considera il dato tendenziale (-20,1% sul mercato interno -25,1% sull'estero) mentre per gli ordini la caduta è inferiore sull'estero (-18,6%) rispetto al nazionale (-25,6%). Su base congiunturale è cresciuto soprattutto il fatturato dei beni durevoli (+2,1%) e dei beni intermedi (+1,7%) mentre per i beni non durevoli si è registrato un -0,4% e per i beni di consumo una variazione nulla. Il fatturato dell'energia è sceso dello 0,7%. Su base tendenziale è sceso il fatturato dei prodotti petroliferi (-38,6%, grazie soprattutto alla diminuzione del prezzo) e della metallurgia e prodotti in metallo (-36,5%) ma anche dei mezzi di trasporto (-24,5%). Per gli ordinativi il dato tendenziale dei mezzi di trasporto crolla del 46,6% con una diminuzione del solo comparto autoveicoli del 21,8% (-41,9% per l'estero, -2,8% nel mercato nazionale). «La ripresa si sta rafforzando - afferma il ministro Scajola - e potrebbe essere più sostenuta di quanto indicato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea la quale prevede per il terzo trimestre un aumento del Pil dello 0,2% dopo i forti cali dei trimestri scorsi. È evidente - conclude - che dobbiamo accelerare al massimo la ripresa per sostenere le imprese e l'occupazione ed evitare contraccolpi sul mercato del lavoro».

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