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Riparte la produzione industriale

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.Già, fu lui a lamentarsi, nel febbraio scorso, dei centri studi italiani troppo pessimisti sulle prospettive della crisi economica in Italia. La situazione allora era fosca ma il Paese non era sull'orlo del collasso come qualcuno disegnava. E ieri il ministro si è preso la sua parte di ragione perché i segnali di recupero per l'industria italiana, dai dati Istat di luglio, sono evidenti mentre dall'Ocse, tradizionalmente severo con l'Italia è arrivata l'indicazione di segnali di una «forte ripresa» in atto per l'economia italiana. Insomma Cassandre e corvi sono stati smentiti e questa volta sono i numeri a dirlo. l'Istat ha diffuso i dati di luglio della produzione industriale che mostrano un rialzo dell'1% sul dato di giugno, confermando un trend di sostanziale ripresa da aprile, mese che ha segnato l'interruzione di una lunga sequenza di variazioni negative che andava avanti da circa un anno. L'andamento della ripresa, ovviamente, non è ancora tale da recuperare la produzione persa durante la crisi: il dato tendenziale vede infatti l'indice grezzo in calo del 17,5% rispetto a luglio 2008, mentre l'indice corretto per gli effetti di calendario è a -18,2%. «Questi dati smentiscono le molte Cassandre che oggi, non potendo negare i segnali di ripresa, affermano che il recupero sarà molto lento e ciò avrà pesanti riflessi occupazionali» ha commentato il ministro Scajola che ha espresso soddisfazione per l'aumento del 5% delle esportazioni verso i Paesi extraeuropei. È un segnale, ha sottolineato il ministro, «molto incoraggiante perché non indica solo che la ripresa è iniziata, ma anche che è più robusta del previsto» Ma a dare un deciso segnale di ottimismo sono dati dell'Ocse, che rileva «forti segnali di ripresa» nelle economie di gran parte dei Paesi industrializzati e individua, tra i sistemi che hanno registrato un incremento maggiore, l'Italia, che ha recuperato 2,7 punti su base mensile e 8 punti rispetto a luglio 2008. Per l'Italia, quindi, l'Ocse prevede una «possibile espansione» dell'economia nei prossimi mesi. I dati dell'Ocse si riferiscono al cosiddetto «superindice», ovvero lo strumento messo a punto per anticipare gli andamenti del ciclo economico. Il dato di questo indice di luglio 2009 indica una media delle economie dei Paesi industrializzati in crescita di 1,5 punti rispetto a giugno 2009.

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