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Crisi, Confindustria: "Ripresa lenta 700mila posti di lavoro a rischio"

Auto, una catena di montaggio

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"Non siamo davanti a una catastrofe. Bisognerà gestire alcuni mesi difficili ma il paese ce la può fare". Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine della presentazione delle previsioni economiche del centro studi dell'associazione di viale dell'Astronomia. "Siamo fuori dal tunnel della recessione - ha spiegato - il peggio è alle spalle, però la crescita sarà lenta e difficoltosa. Ricominceremo ad avere il segno più nel 2010 ma ancora ridotto. E serviranno alcuni anni per tornare ai livelli di produzione pre-crisi. Ma a rischio ci sono 700mila ancora posti di lavoro". Il numero uno di Confindustria annuncia "mesi un pò complicati da gestire dal punto di vista dell'occupazione. Serviranno grandi ristrutturazioni e riconversioni: non siamo davanti a una catastrofe ma dobbiamo gestire mesi difficili. Così il Paese ce la può fare. Non ci rassegniamo - ha concluso la Marcegaglia - ad una previsione di crescita dello 0,2%". Per l'industria italiana si apre "una stagione di ristrutturazioni e aggiustamenti profondi" secondo le previsioni del centro studi di Confindustria (Csc) negli 'Scenari economici'. Nel secondo semestre del 2009, spiega viale dell'Astronomia, "il segno positivo si riaffaccia nelle variazioni del Pil, ma si tratta di incrementi che, per quanto nettamente migliori delle attese anche perchè frutto di un mix di fattori non ripetibili (rimbalzo da livelli molto depressi, effetto scorte, massicci sostegni una tantum), non chiudono il vuoto di domanda e lasciano ai massimi storici la capacità inutilizzata, aprendo così una stagione di ristrutturazioni e aggiustamenti profondi nel tessuto industriale". Il Pil italiano subirà una variazione di -4,8% nel 2009 e di +0,8% nel 2010. In flessione i consumi delle famiglie che per il 2009 segnano un calo dell'1,7% per poi riprendersi con un rialzo dello 0,7% nel 2010. L'occupazione nel 2009 segnerà una flessione del 2,8% e dell'1,4% nel 2010, portando così il tasso di disoccupazione dall'8,3% del 2009 al 9,5% del 2010. Tra il quarto trimestre del 2008 e il quarto trimestre del 2010 si perderanno 700 mila posti di lavoro. Nel 2009 i posti persi saranno 577 mila e nel 2010 120 mila. Questa la previsione del Centro Studi di Confindustria (CSC) negli 'Scenari economici - autunno 2009'. Per il direttore del Centro studi di Confindustria, Luca Paolazzi «l'incendio della crisi è ormai spento e si cominciano a vedere i primi germogli verdi. Il problema - aggiunge - adesso è rimboschire. Siamo fuori dalla recessione ma ancora dentro le conseguenze della crisi. Per questo la ripresa dell'economia italiana si conferma lenta e lunga e quindi insidiosa».  

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