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Il valore del credito locale

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Inspecie le Banche del Monte sorsero per iniziativa di Frate Bernardino da Feltre che volle la costituzione di questi istituti per aiutare i poveri. Siano intorno al 1400. I commerci si sono evoluti ed il credito bancario è diventato il motore di una economia nata nei piccoli centri. Autarchicamente sostenuta. La banca per operare raccoglie risparmio che, attraverso i prestiti rimette in circolo per la attività produttiva che crea posti di lavoro. Chi lavora risparmia e spende chiudendo il cerchio. Le banche locali in abbondanza fino a qualche decennio, hanno costituito la banca di un territorio che ha fatto crescere. Gli abitanti del territorio si possono paragonare ai soci di clubs sportivi proprietari ma non padroni. Si aggiunga che, a parte le banche popolari, le casse di risparmio non si sapeva a chi appartenessero. Erano istituti pubblici senza padrone. Però erano inserite nel territorio dove le grandi banche potevano similmente operare grazie ad uno, ora scomparso, modello organizzativo che consentiva alle loro filiali di lavorare come una piccola banca. Avendo il direttore locale quella autonomia decisionale, ora eliminata e di competenza di formule matematiche. Roma aveva tre banche. Cassa di Risparmio, Banco di Santo Spirito e Banco di Roma. In queste banche è stata affinata la lingua. Non si parla più romanesco salvo in quelle dove il dialetto è un po' imbastardito dalla cadenza ciociara. *Presidente Banca Nuova Terra

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