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Opel-Gm, la Merkel in pressing sugli americani

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Anchese non è nell'interesse della Germania fare pressioni sui tempi, ha detto la Merkel al quotidiano Handelsblatt, «la Gm deve vedere che ogni rallentamento danneggia la Opel ed i suoi dipendenti». Ogni giorno senza una decisione, ha sottolineato la cancelliera, significa che non si fanno i passi necessari verso una ristrutturazione della Opel. Una «rapida soluzione», ha aggiunto, è necessaria. E la General Motors «non può riaprire tutte le porte ogni giorno e ritardare ulteriormente il processo» di vendita. Non è chiaro se la decisione slitterà addirittura a dopo il voto del 27 settembre, ma è certo che le critiche alla Merkel aumentano, anche da parte dei suoi possibili futuri alleati al governo, i liberali della Fdp, che ieri non l'hanno risparmiata.

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