Costi cellulari nel mirino del Garante
Perquesto le compagnie telefoniche e quelle petrolifere sono state convocate per la prossima settimana al ministero dello Sviluppo economico dal Garante per la sorveglianza dei prezzi, Roberto Sambuco, che ha avviato un'indagine sui due settori. Per il mercato della telefonia i punti dolenti sono il costo degli sms, la scarsa trasparenza nella presentazione delle offerte e dei piani tariffari, costi fissi e di abbonamento. In particolare, Mr. Prezzi ha rilevato che «L'Italia è il Paese più competitivo nella telefonia mobile dopo il Giappone, ma il costo dei servizi per i clienti è superiore alla media». Un rilievo certificato anche dall'Ocse, l'organizzazione dei Paesi più industrializzati: in Italia le bollette di chi parla al cellulare sono particolarmente salate, soprattutto in confronto ad altri paesi europei. Secondo un rapporto dell'organizzazione, infatti, per un uso medio, con telefonate da poco più di due minuti al giorno, 600 sms e 8 mms (messaggi multimediali) al giorno, un italiano paga fino a tre volte di più di un utente olandese o finlandese. In generale, la «spesa-telefonino» annua per un italiano è superiore alla media degli altri Paesi per chi ha un traffico telefonico medio o basso. Va meglio solo a chi il cellulare lo usa tantissimo. Ed è proprio sul dislivello tra chi usa poco o molto il telefono che si concentrerà l'indagine di Mr. Prezzi: in Italia, ha rilevato il Garante, «c'è una fascia di utilizzatori medio-bassa che rimane fuori e paga molto di più». La questione caro benzina sarà invece al centro dell'incontro fissato per il 4 settembre. Secondo il ministro Claudio Scajola, che anche a inizio agosto aveva convocato le aziende dopo i maxi aumenti a ridosso dell'esodo, ci sono margini per una riduzione di «qualche centesimo».