Conto salato per il cellulare
Ocse: Italia Paese dei telefonini. Ma la bolletta è cara
Perun uso medio, con telefonate per poco più di due minuti al giorno, 600 sms e 8 mms in un anno, un italiano paga tre volte di più di un utente olandese o finlandese e circa 1,6 volte meno di un americano. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha espresso il suo giudizio nel rapporto biennale sulle telecomunicazione nei 30 Paesi monitorati. Il costo annuo della bolletta del telefonino è oltre la media dei Paesi Ocse per chi ha un traffico telefonico basso o medio, e appena inferiore alla media per chi sua il telefonino in modo più intenso. Ed in una classifica che prende in esame 29 Paesi, l'Italia è sempre nella metà con i costi più alti: al diciannovesimo posto per chi fa un uso moderato del telefonino, al ventunesimo posto per chi fa un uso medio, al sedicesimo posto per chi ha alti consumi telefonici. Va meglio per le linee residenziali, in questo caso l'Italia è al quattordicesimo posto su 30 per tutte le diverse tipologie di consumo. L'ultimo dato rilevato dall'Ocse si riferisce al 2007: in Italia ci sono un telefonino e mezzo per ogni abitante: il tasso di penetrazione, 151,4 linee telefoniche ogni cento abitanti, è il più alto nell'area Ocse. Quanto ai costi, l'Ocse ha considerato tre panieri tipo: un uso basso, medio, o con alti consumi. Chi il telefonino lo usa poco, appena un minuto al giorno (360 minuti l'anno di conversazione, 396 messaggini sms e 8 messaggini multimediali mms) spende in Italia l'equivalente di 195,23 dollari l'anno, poco oltre la media Ocse (163,55 dollari. Per un traffico medio (chiamate per 780 minuti, 600 sms, 8 mms) un italiano paga 394,26 dollari l'anno, più della media di 317,77 dollari. Più convenienza solo per chi di telefonate ne fa tante: un traffico alto (1680 minuti l'anno, 660 sms e 12 mms) costa 465,44 dollari, appena sotto la media Ocse di 489,14.