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Secondo semestre in rosso per Fiat

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Èrosso, con una perdita netta di 179 milioni di euro, anche il secondo trimestre 2009 per il Gruppo Fiat (il primo trimestre si era chiuso a - 411 mln) ma le previsioni globali 2009 non cambiano: utile della gestione ordinaria superiore a un miliardo di euro e un indebitamento netto industriale al di sotto di 5 miliardi di euro. Ancora tutto da definire lo scorporo della divisione auto che tuttavia è una «decisione inevitabile». «È strategicamente una cosa da fare - ha detto l'ad Sergio Marchionne - ma lasciateci scegliere il tempo e le modalità. Il momento non è adesso. Abbiamo cercato un partner ideale per farlo - ha aggiunto - ma comunque le condizioni per arrivarci da soli già esistono». Dati, quelli del secondo trimestre, che non hanno entusiasmato Piazza Affari: il titolo ha chiuso a -1,7% a 7,8 euro. Un anno fa, con un utile netto di 646 milioni di euro, le azioni del Lingotto erano cresciute del 13,88% a 11,88 euro. Per la Fiat «è stato un grande trimestre» ha ribattuto Sergio Marchionne che comunque ha sottolineato che tutti i giorni «rivedo il piano strategico». «Sono molto soddisfatto - ha spiegato - perché in un mercato simile abbiamo fatto quello che si doveva fare». I ricavi sono calati in tutti business ma, spiega Fiat, con segnali di miglioramento in alcuni mercati rispetto al primo trimestre 2009: l'auto, con un fatturato di 6,9 mld di euro e 591.100 veicoli consegnati (compresi i commerciali) ha segnato un -11,1% (155 mln di euro l'utile della gestione ordinaria) ma chi ha patito di più sono stati Cnh (-21,2%) e Iveco (-43,2%). «È un mercato - ha spiegato - estremamente difficile. Credo che l'organizzazione abbia reagito nei tempi giusti e con le misure giuste». Complessivamente i ricavi del Gruppo Fiat sono stati pari a 13,2 miliardi di euro rispetto ai 17,022 del 2008 (-22,5%). Il risultato della gestione ordinaria è invece ammontato 310 milioni di euro, 821 milioni di euro in meno rispetto ai 1.131 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2008. Per fare fronte alla crisi la Fiat prevede di proseguire nel 2009 con le interruzioni temporanee della produzione ma nello stesso tempo «sono in corso trattative con il Governo per identificare meccanismi per il proseguimento delle procedure una volta che saranno raggiunti i tetti previsti».

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