Agenzie fiscali e grandi enti Premi di produttività vicini
Non solo quelli legati ai cosiddetti fondi di amministrazione, tagliati con la finanziaria 2008 del 10%, con un risparmio per le casse di circa 190 milioni di euro, ma anche quelli legati a leggi speciali che a conti fatti arricchivano la busta paga di alcuni dipendenti con cifre consistenti, fino a 500 euro al mese. Come nel caso, ad esempio, delle agenzie fiscali, del ministero della Salute e di alcuni grandi enti pubblici come Inps, Inpdap e Inail. Il taglio di questi emolumenti aveva consentito di tenere nella casse dello Stato 530 milioni di euro. Soldi che molto presto secondo quanto risulta a Il Tempo starebbero per rientrare nelle buste paga. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti aveva infatti in sede di rinnovo contrattuale per gli statali per il 2008 e il 2009 ammorbidito la sua posizione in tema di tagli con una sorta di scambio con le amministrazioni. Che in sostanza avrebbero potuto recuperare i fondi persi a patto di dimostrare un risparmio di spese in altri capitoli del bilancio. Le modalità operative per riaverli sono state demandate all'emanazione di uno specifico regolamento del ministero dell'Economia. Esattamente quello firmato circa due settimane fa. Così nei giorni scorsi gli alti funzionari dei ministeri interessati sono stati convocati a Palazzo Vidoni per fare il punto sulla procedura da avviare per rientrare in possesso delle risorse. I direttori convocati tra cui appunto quelli delle agenzie fiscali, dell'Inps, dell'Inpdap e dell'Inail avrebbero assicurato di aver contabilizzato le economie necessarie a rientrare nei paletti dettati da Tremonti. Questo spiana la strada al recupero di buona parte di quanto perso nel 2009. Cifre importanti che a fine mese possono fare la differenza. A ruota dovrebbero seguire anche gli altri dicasteri. Molti di loro stanno aspettando il via per presentare la relazione tecnica nella quale spiegare le economie fatte nel 2009 e rimpinguare del 10% il relativo fondo di amministrazione. Insomma questione di giorni per gli aspetti tecnici poi a partire da settembre i premi, per alcuni più pesanti, per altri nell'ordine di 10-20 euro al mesi, dovrebbero ritornare nelle buste di circa 200 mila dipendenti pubblici.