In arrivo 900 mila assegni dal fisco
Arrivauna boccata d'ossigeno per i contribuenti che, alle prese con la crisi economica, vedono avvicinarsi le vacanze estive. L'Agenzia delle Entrate ha messo mano alla propria cassa e sta inviando in questi giorni le lettere che avviano la procedura di pagamento a circa 900 mila contribuenti in attesa di altrettanti rimborsi fiscali. L'ammontare, che i cittadini potranno incassare con procedure semplificate, è pari a 600 milioni di euro. Difficile generalizzare con una media alla Trilussa, visto che ciascuno vanterà nei confronti del fisco un credito differente, ma in media l'importo dovrebbe attestarsi sui 660 euro a testa. In tempi di crisi l'arrivo di qualche liquido rappresenta così un modo per garantire una maggiore tenuta dei bilanci familiari e anche un ausilio all'economia attraverso i maggiori consumi che ne potrebbero derivare. In pratica, dal fatto che le Entrate restituiscono i crediti ai contribuenti potrebbe partire un circolo virtuoso per l'intera economia. Il rimborso sarà facile da incassare. I contribuenti riceveranno a casa un modulo dal fisco. Si potrà andare alla posta per richiedere con quello un pagamento in contanti, oppure agli uffici fiscali per chiedere un versamento direttamente sul conto postale. La terza via è la richiesta di emissione, con spedizione a domicilio, di un vaglia cambiario della Banca d'Italia, che vale come un assegno circolare. L'Agenzia delle Entrate avverte comunque i contribuenti del rischio di truffe: invita così a fare attenzione e a non fornire mai le coordinate bancarie via e-mail. Il fisco sta comunque pigiando sull'acceleratore dei rimborsi. Anche perché è un fatto oramai acquisito che la restituzione di questi crediti fiscali può rappresentare una immissione di liquidità tra i consumatori, oltre che un atto dovuto in un rapporto corretto con i contribuenti onesti. I 900mila rimborsi in corso di pagamento si sommano ai 100mila già erogati dall'inizio dell'anno. Si arriva così a un milione di rimborsi di imposte dirette e indirette (ad esclusione dell'Iva), in favore dei contribuenti «simplex», le persone fisiche, con un ammontare complessivo di circa 700 milioni di euro. Ma la leva finanziaria dei rimborsi è stata importante anche per le imprese. Se si considerano tutte le diverse tipologie di rimborso effettuate, con quest'ultima tornata, si arriva quasi a 9 miliardi restituiti solo nel primo semestre del 2009. Ci sono infatti altri 100 milioni utilizzati dai contribuenti per il pagamento dei ruoli (le cartelle esattoriali) attraverso il meccanismo della compensazione con i rimborsi spettanti, ed anche 8 miliardi che il fisco ha versato alle società: 2,5 miliardi per le imposte sui redditi, 5,5 miliardi per i rimborsi Iva. A questi si aggiungono 60 milioni di rimborsi per l'Iva auto. L'apertura dei rubinetti per i rimborsi ha favorito la riduzione dell'arretrato che, a lungo, ha reso squilibrato il rapporto tra il fisco e i contribuenti. Secondo gli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate, l'arretrato da restituire sarebbe ora attorno ai 3,5-4 miliardi. Diverso è invece il conto fatto da qualche associazione dei consumatori che riporta cifre decisamente più alte e parla dei 600 milioni in arrivo come di una «goccia nel mare».