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C'è la crisi ma il settore delle telecomunicazioni tiene

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EWind continua ad assumere personale. «Dall'inizio dell'anno sono entrate in azienda circa 100 nuove figure. Mentre sono già in pieno inserimento i 50 neolaureati selezionati nel 2008» spiega a Il Tempo, il direttore delle risorse umane della compagnia telefonica, Maurizio Mongardi. Sono previsti altri ingressi in azienda? Lo abbiamo già annunciato ma la settimana prossima arriverà a conclusione l'acquisto di circa 130 negozi con il marchio Wind situati in altrettanti centri commerciali del Paese. L'operazione prevede l'ingresso nel nostro gruppo delle persone che ci lavorano. Arriveremo così a circa 7000 dipendenti. Insomma l'espansione continua nonostante la crisi? A livello complessivo le telecomunicazioni registrano ancora tassi sostanzialmente positivi di crescita. Noi in particolare veniamo da una storia decennale in cui abbiamo proceduto a una forte opera di razionalizzazione. Ora puntiamo da tre anni a questa parte a inserire linfa nuova nell'organico. Perché un giovane dovrebbe inviare un curriculum per essere assunto in Wind? Lavoriamo per creare innanzitutto il senso di appartenenza e per sviluppare l'orientamento al risultato e il senso del team. Per questo puntiamo molto sulla formazione. Ogni anno eroghiamo circa 27 mila ore di aggiornamento e di crescita professionale. Ancora più mirata è l'azione verso i laureati ai quali abbiamo offerto l'opportunità di una carriera all'interno dell'azienda. Aggiungo, inoltre, che il nostro marchio continua a esercitare un forte appeal grazie alle campagne pubblicitarie e di marketing che si sono succedute negli anni. Poi perché il settore è ancora soggetto a cambiamenti di scenario e tecnologici che stimolano i giovani. Infine per il fatto che forniamo a tutti i dipendenti una serie di benefit che si traducono in qualità della vita. Cosa riservate ai neolaureati? Un percorso formale e strutturato di valutazione e crescita, con interventi di formazione presso business school internazionali, prima fra tutte la London Business School. Ognuno di loro sa che entrando ha già un programma prefissato di circa 40 giorni di formazione in 2 anni. Vi sono altre iniziative per i dipendenti? Sì, in particolare il progetto che si chiama «Wind per te» e che aiuta le persone a conciliare gli impegni professionali con le esigenze di tutti i giorni, portando direttamente in azienda alcune attività che altrimenti occuperebbero il tempo libero. Cito solo la consulenza legale, il pagamento di bollette e il ritiro e la riconsegna dell'auto per le manutenzioni. Infine il people caring e cioè servizi alle famiglie come i nidi aziendali già aperti a Pozzuoli e a Milano. Un'iniziativa che vorremmo estendere anche ad altre sedi aziendali, inclusa Roma. Avete mai misurato il grado di soddisfazione dei dipendenti? A tre anni dall'acquisizione dell'azienda da parte del gruppo Orascom e per la precisione al rientro dopo la pausa estiva è nei nostri piani lanciare una prima indagine conoscitiva per registrare il clima aziendale. Siete un'azienda di servizi, che importanza attribuite ai vostri call center? Il settore Customer Care è una componente strategica delle nostre attività. Nel corso degli anni Wind ha quindi dato impulso agli aggiornamenti di customer management e sostenuto la costante attività formativa dei consulenti telefonici portando il proprio Customer Care ai primi posti in termini di efficienza.

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