«Una società ad hoc per la banda larga»
Questala strada tracciata dal presidente dell'Autorità per le tlc, Corrado Calabrò, nella Relazione annuale al Parlamento, in cui dipinge il quadro di un settore in salute nonostante la crisi, e dove le quote di mercato si avviano a un maggiore equilibrio, con Telecom che continua a ridimensionarsi. La crisi, ha osservato Calabrò, «è forse la peggiore dal dopoguerra a oggi», ma le tlc danno «segni di tenuta migliori rispetto agli altri settori», con la spesa finale che è stata pari a 35,15 miliardi di euro. Il settore è in salute ed è in grado di sostenere altre sfide. In particolare l'avvento della fibra ottica e la via più praticabile è quella di dare vita a «una società veicolo formata da un nucleo forte di partner industriali con un mix di capacità imprenditoriali per sviluppare il progetto». L'idea piace a Vodafone Italia: la newco, secondo l'ad Bertoluzzo, «può coniugare investimento e concorrenza». Per l'ad di Telecom Italia, Bernabè, «serve un quadro regolatorio per garantire redditività».