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Urso: «Ecco il Piano per l'Africa, pronti a investire»

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.L'Italia è pronta per una nuova partnership con l'Africa. «Negli ultimi cinque anni è diventata sempre più terra di opportunità e fonte di sviluppo», spiega il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso, che parteciperà oggi e domani al forum «Italy & Africa Partners in Business». Un incontro promosso dal suo ministero (appoggiato dal dicastero degli Esteri) e da Simest, dove interverranno venti ministri dell'Industria e del Commercio dell'Africa subshariana, davanti a una platea composta da più di 200 imprese made in Italy. Onorevole Urso, qual è il potenziale dell'Africa? «Il tasso di crescita annuo del Pil alla fine del 2008 si collocava al 5,5% e le previsioni del prossimo anno sono ancora più positive. Certo, anche in Africa si è fatta sentire la crisi e sono diminuiti i capitali privati investiti, si è verificata una contrazione dell'impegno pubblico e si sono ridotti i costi delle materie prime, prima fonte di guadagno dei Paesi africani. Il Continente è un treno in corsa che ha subìto una frenata. Ma ripartirà perché poggia le sue basi sull'economia reale, quella più sana». L'Italia troverà concorrenti come Cina, India e Usa. Come si inserisce nel mercato dei colossi? «Possiamo fare di più e meglio perché abbiamo una struttura basata sulle piccole e medie imprese e facciamo prodotti reali. L'Africa vuole questo, il vero sviluppo». Resta il problema. «Ma in ogni caso abbiamo scelto di stipulare partnership dove la presenza dei colossi è minore. Sono proprio gli africani a chiederci di diversificare i loro rapporti, anche perché vedono con disagio la presenza di Paesi come la Cina. Siamo noi il partner naturale delle nazioni in via di sviluppo perché portatori di economia non basata esclusivamente sulla finanza L'obiettivo è portare le nostre imprese lì e produrre su quelle terre. Il Piano Africa stimolerà l'interesse degli operatori italiani verso il Continente, evidenziando le opportunità di commercio e investimento». Sono previste partnership con le nostre Regioni. Come si svilupperanno? «Non è un caso che tra i relatori ci sia anche il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. Su indicazione del ministro Scajola e d'intesa col ministero degli Esteri cercheremo di impiantare un lavoro continuativo, gemellando le Regioni e il loro sistema industriale con alcuni di questi paesi. Sarà un'azione sinergica tra l'Italia e l'Africa».

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