La ripresa fa capolino Italia lenta
Ilfondo della peggior crisi degli ultimi 60 anni sarà con ogni probabilità toccato verso la fine di quest'anno, ma quella che poi seguirà sarà comunque una ripresa debole e fragile. Per i governi di tutto il mondo non c'è dunque tempo di rilassarsi perché le sfide restano elevate e servono ancora sforzi notevoli. Soprattutto in paesi come l'Italia dove la recessione è molto profonda e la situazione dei conti pubblici particolarmente compromessa. Il panorama delineato ieri dall'Ocse nell'Economic Outlook per la congiuntura internazionale è per la prima volta da due anni più roseo rispetto alle ultime stime ufficiali. Le previsioni per il Pil dei paesi dell'area sono state riviste al rialzo: nel 2009 il calo sarà del 4,1% contro il 4,3% atteso a marzo scorso, mentre per il 2010 si prevede un rialzo dello 0,7%, rispetto a un calo dello 0,1%. In Italia le stime Ocse parlano ora di un calo del Pil del 5,5% quest'anno (-5,3% agli ultimi aggiornamenti) e un ritorno a un +0,4% il prossimo. Le misure adottate dal governo sono state però «sagge».