Ue: Italia, il debito pubblico pesa sull'economia
L'elevato debito dell'Italia può dispiegare effetti su tutta l'economia e mettere a rischio la crescita. E' quanto si legge nel rapporto 2009 sullo stato delle finanze pubbliche della Ue, presentato oggi dalla Commissione Europea. "Le finanze pubbliche italiane sono vulnerabili agli squilibri interni legati all'alto debito pubblico e potrebbero portare ad un alto costo del capitale per l'intera economia, pesando cosi' sul potenziale di crescita", si legge nel documento. In Italia, prosegue il rapporto, la percezione dei rischi legati alla crisi dei mercati è però contenuta, a causa della "prudente risposta di bilancio del governo italiano alla recessione, insieme alla relativa solidita' del sistema bancario italiano". "Lo spread dei titoli italiani con i bond tedeschi - continua il rapporto - si è allargato più che in qualsiasi altri paese della zona euro", ma "per quanto notevole, si tratta di un differenziale ben minore di quelli registrati prima dell'Unione Monetaria". "Sebbene spread costantemente elevati aumentino il costo del del debito nel lungo periodo - si legge ancora nel documento Ue - finora il loro impatto sulla spesa del governo per gli interessi è stato limitato, poichè i differenziali più elevati sono il risultato di un calo significativo dei rendimenti a lungo termine dei bond tedeschi, laddove i rendimenti dei titoli di stato italiani sono rimasti pressochè stabili da metà 2008. I rendimenti dei bond a scadenza breve sono poi notevolmente più bassi rispetto all'anno scorso, con un costo del debito più basso nel 2009 rispetto al 2008". Il buon successo raccolto dalle aste di titoli di stato anche negli ultimi mesi, sottolinea il rapporto, è inoltre "rassicurante", vista l'entità delle emissioni di bond annunciate a livello globale e dato il fatto che gli investitori stranieri rappresentano oltre la metà dei sottoscrittori di bond italiani.