Occupazione, persi 204mila posti E il mercato del lavoro invecchia
Gli occupati in Italia sono diminuiti nel primo trimestre di 204mila unità (-0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2008. Il dato, rilevato dall'Istat, risente del calo di occupazione di 426mila italiani e dell'aumento di occupazione per 222mila stranieri. Penalizzati i lavoratori a tempo determinato - Il calo dell'occupazione, sottolinea l'Istat, è dovuto soprattutto alla riduzione degli occupati a tempo determinato (-154 mila unità), dei collaboratori (107 mila unità) e dell'occupazione autonoma (-163 mila posti). Il calo complessivo di 204 mila (il totale dei lavoratori in Italia è quindi sceso a 22 milioni 266 mila persone) unità è dovuto soprattutto alla flessione dell'occupazione del Mezzogiorno (-114 mila posti), mentre il Nord e il centro hanno perso rispettivamente 46 mila e 44 mila occupati. Il Mezzogiorno - Nel Sud è sempre più forte l'effetto scoraggiamento. Se infatti la disoccupazione è cresciuta in questa area solo in maniera marginale (più duemila persone a fronte delle 136 mila nel Nord e delle 83 mila nel centro), sono invece diminuite in maniera consistente le forze di lavoro (-112 mila unità). Sono quindi molte migliaia le persone che, convinte di non poter trovare un lavoro, sono direttamente uscite dal mercato. Il tasso cresce dello 0,3% - L'Istat segnala come il tasso di disoccupazione destagionalizzato nel primo trimestre dell'anno sia pari al 7,3%, con un aumento di 0,3 punti rispetto al quarto trimestre 2008. Sempre considerando i dati destagionalizzati, i posti di lavoro persi sono 76 mila (sempre rispetto al quarto trimestre 2008) mentre i disoccupati in più sono 64 mila. Il mercato del lavoro invecchia - Il calo dell'occupazione nel primo trimestre del 2009 ha penalizzato soprattutto i giovani a causa anche della mancata riconferma di 154 mila contratti a termine e della perdita di 107 mila collaborazioni. Lo rileva l'Istat, precisando che le persone occupate con meno di 34 anni sono diminuite di 408 mila unità rispetto allo stesso trimestre del 2008. Il tasso di occupazione in questa fascia di età è passata dal 50,4% al 47,9% con una perdita di 2,5 punti percentuali. L'altra faccia della medaglia è l'aumento del mercato del lavoro degli ultra cinquantenni. A causa infatti delle regole più restrittive per andare in pensione di anzianità, gli ultra cinquantenni che lavorano sono 150 mila in più rispetto al primo trimestre dell'anno scorso. Di fatto, quindi, il mercato del lavoro è invecchiato rispetto al primo trimestre del 2008.