Fiat, tavolo a Palazzo Chigi: "Ora interventi strategici"

Tra i punti principali il mantenimento di ecoincentivi europei, il riconoscimento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la sostenibilità finanziaria di alcune iniziative produttive, la riduzione del conflitto sociale, la riduzione dei costi produttivi. L'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, ha indicato le prospettive in Italia. Secondo quanto riferito dai sindacati, ha detto che bisogna razionalizzare la produzione, la Fiat sta facendo sforzi per limitare conseguenze sull'occupazione assicurando che non si può immaginare un gruppo senza radici in Italia. Si intende mantenere a Termini Imerese produzioni industriali, ma diverse da quella auto. Il premier Berlusconi, viene riferito, ha detto che nessuno sarà lasciato solo, e che grande apprezzamento è venuto dal presidente Obama per la Fiat. Sulla crisi, "sarei uno sprovveduto se non la vedessi", ha commentato. "Siamo sempre stati a disposizione - ha spiegato il premier Berlusconi presente all'incontro - e continuiamo ad esserlo per il confronto con la Germania per Opel". Nel corso dell'incontro Berlusconi ha anche espresso apprezzamento per lo sforzo del Lingotto per mantenere la situazione produttiva in italia. "Tutti gli sforzi che Fiat ha fatto finora a livello gestionale, industriale ed economico, non sono più sufficienti. Occorrono - ha spiegato l'ad del Lingotto - interventi strategici per raggiungere un'adeguata massa critica per aumentare i volumi prodotti per piattaforma e per estendere la presenza geografica. In quest'ottica va letta l'alleanza raggiunta con Chrysler. Fiat e Chrysler insieme sono diventati il sesto produttore al mondo". "Mantenere gli equilibri occupazionali, di fronte all'emergenza che stiamo vivendo nei mercati, non è un compito facile". "Le iniziative produttive delle quali abbiamo parlato oggi - ha  detto Marchionne - possono garantire in parte questo obiettivo ma devono anche essere sostenibili dal punto di vista finanziario".