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E la Malesia sceglie gli italiani per riciclare i pneumatici

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Anche se i diretti interessati spiegano che ci stanno lavorando ormai da tre anni. In ogni caso stamattina verrà siglato un accordo tra un'azienda italiana e una malese. Ed è indubbio che il lavoro istituzionale e politico di questi giorni ha agevolato un esito positivo della trattativa. Così la Simpro, azienda familiare torinese, attraverso l'intesa con la Enchantex Solutions, porterà in Malesia il primo impianto di riciclaggio di pneumatici usati. Non un impianto qualsiasi visto che le macchine (il brevetto è americano e l'impresa italiana ha una licenza di sfruttamento ndr), attraverso la catena del freddo, trasformano i copertoni in polvere di gomma che, per esempio, può essere riutilizzata per fare cassonetti, arredamenti di treni, traversine. Non solo, ma consumando solamente energia elettrica e aria, sono assolutamente ecologiche. E non può non colpire il fatto che questa intesa arrivi proprio all'indomani degli accordi bilaterali siglati dal viceministro per lo Sviluppo economico con delega al Commercio estero Adolfo Urso e dal vicepresidente di Confindustria per l'Internazionalizzazione Paolo Zegna, con i rispettivi omologhi malesi. Elettronica, biotecnologie, ma anche servizi manifatturieri e finanziari e soprattutto energia (dove la presenza italiana è già forte) sono alcuni tra i settori su cui maggiormente si concentra l'attenzione. «Questa è la via per intensificare la partnership con un paese che presenta grandi margini di crescita - spiega Urso -, ma anche utilizzare la Malesia come piattaforma logistica e produttiva per raggiungere l'intera area del sud-est asiatico».

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