Tlc Il viceministro Romani: pronti 1,5 miliardi Piano del governo per la banda larga
Ilviceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, ha annunciato così il piano del governo per annullare il divario digitale che ancora lascia indietro oltre 7 milioni di italiani, sulla base del rapporto che il consulente Francesco Caio ha consegnato all'esecutivo alcune settimane fa. Questo, ha assicurato Romani, sarà comunque solo il primo passo, propedeutico all'ambizioso progetto di avere finalmente una nuova rete in fibra ottica che, almeno per il momento, non vede allo studio lo scorporo della rete Telecom. Il rapporto Caio, presentato ufficialmente ieri, prevede come primo fondamentale passaggio quello di garantire a tutta la popolazione l'accesso alla banda larga con un servizio «minimo, ma adeguato alla fruizione di tutti i principali servizi»: ed è proprio questo l'impegno preso da Romani, che guiderà dalla cabina di regia messa in piedi al ministero un investimento totale di 1.471 milioni di euro per portare a tutti gli italiani l'accesso a Internet a una velocità fra 2 e 20 megabit entro il 2012. Gli investimenti, assicurati per circa 1.250 milioni da fondi pubblici e per il resto, nelle intenzioni del ministro, dai privati, È ancora presto, tuttavia, per definire le modalità di realizzazione: Romani ha sottolineato che l'eventuale scorporo della rete Telecom, che figura tra gli scenari del rapporto Caio, «non è un'ipotesi di lavoro del governo, ma solo di riflessione», come altre. Certamente, ha osservato il ministro, attualmente gli investimenti in questo settore non possono essere in cima ai pensieri del management del gruppo, che «deve sistemare il problema del debito», che ammonta a circa 34 miliardi di euro.