Opel, Magna al traguardo
Svolta nella notte al vertice di Berlino per il salvataggio dell'Opel. Voci vicine ai negoziati dicono che adesso la strada dovrebbe essere libera per i previsti finanziamenti ponte alla Opel nonché per l'amministrazione fiduciaria temporanea che metterebbe la società al riparo dai creditori in caso di bancarotta della casa madre General Motors. Qualche ora prima, fonti di governo assicuravano che l'accordo di massima raggiunto fra Gm e Magna aveva superato l'esame degli esperti del governo ed era passato al vaglio dei ministri guidati dalla cancelliera Angela Merkel (Cdu), dei rappresentanti del Tesoro e di governatori delle quattro regioni tedesche coinvolte. Proprio in quelle ore, mentre Magna era in dirittura d'arrivo, l'ad della Fiat Sergio Marchionne aveva parole amare: «Non ci assumeremo rischi inusuali, di più non ci può essere chiesto». Già nel pomeriggio erano circolate le indiscrezioni di un accordo di massima raggiunto tra Magna e General Motors. Fiat quindi fuori gioco anche se da Bruxelles dove si è svolto un vertice dei ministri dell'Industria europei proprio sull'operazione Opel, il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola aveva affermato che Fiat poteva essere ancora della partita. Poche ore prima della riunione governativa il vice-portavoce del governo, Thomas Steg, aveva ribadito che Fiat «non è definitivamente fuori dalla gara, ma la sua assenza a questa nuova, e forse cruciale, tornata di trattative ha concentrato i riflettori sugli intensi colloqui con la Magna». Il ministro dell'Economia, Guttenberg (Csu) aveva sottolineato che Magna aveva presentato «nuove idee» per l'acquisizione della Opel, aggiungendo anche che non è da escludersi un'insolvenza della società se gli Usa non daranno risposte concrete alle domande di Berlino. Il governo tedesco ribadiva che non sarebbe andato oltre un finanziamento di 1,5 miliardi. Marchionne aveva ribattuto alle indiscrezioni affermando che anche senza chiudere con successo l'operazione Opel, continuerà a trattare con Saab e comunque il focus principale resta per Chrysler. Cojn il colosso Usa spera di chiudere l'accordo per il prossimo lunedì. L'ad non nasconde una certa amarezza per l'operazione Opel che ha definito simile «a una soap opera brasiliana». E se la vita continua, come tutti pensano al Lingotto, allora bisogna muoversi in fretta e riadattare le strategie verso altri traguardi. Marchionne sottolinea l'interesse per le attività che la GM possiede in Sud America. L'ad di Fiat poi chiude all'ipotesi di una partnership con Magna in Opel.