Inflazione nell'Ue a quota 0%
L'inflazionescende ai minimi da 40 anni. A maggio il tasso di crescita dei prezzi registrato dall'Istat si è fermato a +0,9% contro il +1,2% di aprile. Un dato che non si vedeva dall'autunno del '68. Per ritrovare un incremento più basso bisogna infatti risalire proprio al novembre di 41 anni fa, quando l'inflazione si assestò al +0,7%. La discesa dei prezzi è ancora più impressionante in Europa. Nella zona euro l'inflazione è infatti arrivata a maggio allo 0%, il minimo assoluto mai toccato dalla creazione delle statistiche comuni dellìarea, nel 1996. Secondo gli analisti, la caduta potrebbe non arrestarsi qui, spingendo l'inflazione dei prossimi mesi in territorio negativo visto il confronto statistico con la bollente estate del 2008, caratterizzata dall'impennata dei prezzi energetici e delle materie prime alimentari. La Commissione europea rassicura però sul rischio deflazione, giudicando l'attuale calo «una situazione temporanea». In Italia a raffreddare i prezzi sono stati proprio energia e alimentari. Al netto di queste due componenti, l'inflazione di fondo sale infatti parecchio, fino all'1,9%. In particolare, gli alimentari sono passati dalla crescita tendenziale del 2,8% registrata ad aprile al +2,4% di maggio (+1,1% per il pane e +4,8% per la pasta, da rispettivamente +1,4% e +7,7%). L'energia ha accentuato ulteriormente la tendenza al ribasso, registrando un calo tendenziale dell'11,1% dal -8,3% di aprile. Nonostante il calo generale del comparto, tornano però ad affacciarsi le spinte al rialzo dei carburanti: il prezzo della benzina, ormai a ridosso di 1,3 euro al litro, è aumentato in un mese dell' 1,8% e quello del gasolio dell'1,7%. Netto anche l'aumento dei pedaggi autostradali (+4,2% dopo i rialzi scattati il primo maggio sulla rete di Autostrade per l'Italia) e degli apparecchi di telefonia mobile (+5,6% in un mese). Il rallentamento di maggio non basta però ai consumatori che lo giudicano «illusorio» e privo di benefici reali per le famiglie.