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G8, nuove regole e più trasparenza

Scajola

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{{IMG_SX}}Nuove regole e più trasparenza sui mercati dell'energia. È questo l'obiettivo che il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha lanciato nella seconda e ultima giornata del G8 Energia. Il problema numero uno è la stabilizzazione dei prezzi del petrolio ad un livello che consenta alle imprese di mantenere gli investimenti senza cadute e al tempo stesso che agevoli la ripresa economica. E le nuove regole condivise devono scaturire dal rafforzamento del dialogo tra Paesi produttori e Paesi consumatori e le organizzazioni internazionali. Dovranno contribuire a indicare strategie e priorità e «a identificare una nuova leadership in grado di assicurare stabilità dei prezzi e certezza dei mercati». Scajola ha sottolineato che se i Paesi e le aziende presenti al G8 Energia perseguiranno questi obiettivi «si riusciranno a mantenere adeguati livelli di investimento con effetti sulla sicurezza e sullo sviluppo sostenibile». Riassumendo i risultati del summit, il ministro ha spiegato che è stata trovata l'intesa su tre punti, ovvero un piano d'azione per il futuro: la lotta contro il cambiamento climatico, il rilancio dell'alleanza tra governi e imprese e la lotta contro la povertà energetica. Queste intese saranno portate al G8 di luglio dei capi di Stato e di governo che si svolgerà a L'Aquila. Al vertice romano è stato firmato anche l'accordo Ipeec sull'efficienza energetica che consente «strumenti e azioni utili» contro la crisi. Scajola ha avuto anche uno scambio di battute con alcuni attivisti di Greenpeace che hanno manifestato davanti all'Excelsior dove si svolgeva il G8. «Il nucleare non è un pericolo - ha spiegato il ministro - non è vero che un impianto nucleare per la produzione di energia elettrica sia più pericoloso di altri». Scajola ha condannato l'esperimento nucleare della Corea del Nord e l'utilizzo dell'atomo a fini bellici. Il ministro statunitense, Steven Chu, ha parlato della prospettiva di «una seconda rivoluzione industriale». Se la prima ha portato l'elettricità in ogni casa, questa deve «ridurre i consumi di anidride carbonica dei paesi industrializzati ed migliorare la crescita dei paesi in via di sviluppo». Al tavolo dei Grandi, ha trovato spazio anche la questione africana. Si è convenuto di proporre al G8 de L'Aquila «di rilanciare e coordinare interventi a favore dell'Africa sub-sahariana che preme sull'Europa con flussi migratori incontrollati».

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