Fiat-Opel, rush finale: Marchionne a Berlino
{{IMG_SX}}Come in una partita di poker. Ora dopo i rilanci è il momento di andare a vedere i punti. E il gran giorno dovrebbe essere domani quando, nel corso di un super vertice, il governo tedesco scioglierà ognio riserva su quale candidato dovrà prendersi la Opel. Fino a quel momento le diplomazie, celate o palesi, continueranno senza sosta. E a perorare la validità dell'offerta del Lingotto oggi l'ad della Fiat, Sergio Marchionne, sarà a Berlino insieme al vice presidente John Elkann per vedere il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), e la cancelliera Angela Merkel (Cdu). Non c'è ancora nessuna certezza sul rush finale. La Fiat secondo le indiscrezioni avrebbe già migliorato la propria offerta, ma Berlino preferirebbe ancora la proposta del gruppo austro-canadese Magna alleato alla banca russa Sberbank. Che non ha certo lesinato sforzi per farsi apprezzare dai tedeschi. Sabato scorso, ha rivelato il portavoce del governo tedesco Ulrich Wilhelm, la Merkel ha avuto una conversazione telefonica con il premier russo Vladimir Putin e il giorno dopo i vertici del consorzio austro-russi hanno avuto un incontro segreto in cancelleria con la Merkel e Guttenberg. Sull'esito del mini-vertice nessun commento ufficiale. Nonostante il pressing però Marchionne, che attualmente si trova negli Stati Uniti, è più che mai in corsa. Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha detto ieri che il manager «andrà direttamente dagli Usa alla Merkel...». Il manager del Lingotto dovrebbe illustrare personalmente a Guttenberg e alla leader della Grande Coalizione la nuova offerta della Fiat. E tentare l'allungo. Intanto negli Usa General Motors si prepara alla bancarotta.