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Marcegaglia: "È l'ora delle riforme"

Assemblea di Confindustria

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Le riforme sono indispensabili per la coesione sociale e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, deve sfruttare in questo senso il grande consenso ottenuto. È l'appello lanciato lanciato dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel corso della relazione all'assemblea annuale degli imprenditori durante la quale ha chiesto alle banche di non togliere ossigeno alle imprese.   RIFORME SUBITO - Rivolgendosi al presidente del Consiglio SIlvio Berlusconi: "Il consenso che lei ha saputo conquistarsi è un patrimonio politico straordinario. Lo metta a frutto. Usi quel patrimonio per le riforme che sono necessarie.  Lo faccia adesso. La crisi non può essere l'alibi per non fare le riforme di cui abbiamo bisogno".  FIAT-OPEL -  Riferendosi alla gara per la controllata europea di Gm, se la Fiat riuscirà a vincere la partita Opel e "si affermerà tra i pochi grandi gruppi mondiali, sarà un ottimo risultato per tutto il Paese. E noi tifiamo perchè ciò accada".   LE PENSIONI -  La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel corso della relazione all'assemblea annuale sostiene che senza crescita non si può far fronte al sistema pensionistico attuale. "Siamo il Paese con la spesa sociale più squilibrata a favore delle pensioni, per le quali spendiamo quasi il 16% del Pil, contro il 9,5% dei Paesi avanzati. L'unica via sostenibile per difendere le prestazioni previdenziali e reperire le risorse per crescere è ritardare il ritiro dal lavoro". LE INFRASTRUTTURE - "Abbiamo apprezzato gli sforzi del ministro Matteoli volti ad accelerare i cantieri e riprogrammare le risorse disponibili a favore delle opere strategiche e di quelle immediatamente realizzabili". Emma Marcegaglia sottolinea però che "nonostante gli annunci, dagli stessi documenti ufficiali del governo (Ruef), non risulta alcun aumento degli investimenti pubblici nel 2009".  IL PIL -  Il Prodotto interno lordo nel 2009 "cadrà ben oltre il 4 per cento, dopo aver lasciato sul terreno l'1% nel 2008", tornando così al livello degli anni Sessanta. "E il recupero si annuncia lento". La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha detto che "la ripresa è iniziata in Cina, si può sperare di vedere entro la fine di quest'anno qualche segnale di miglioramento, ma non illudiamoci: il recupero sarà difficile e richiederà tempo". Per la Marcegaglia l'economia italiana "deve tornare a crescere, ne ha le capacità e un assoluto bisogno" e per questo "servono le riforme, serve uno scatto di tutto il Paese nella capacità di fare ricerca e innovazione". Evidenziando l'importanza delle riforme per spingere la crescita ed evitare conseguenze negative sull'economia sociale, ha spiegato che il "nostro Pil per abitante è sceso dal 106 per cento alla fine degli anni '80 al 93% del 2008: una posizione relativa che ci riporta ai primi anni Sessanta". La presidente di Confindustria non ha nascosto i rischi di questa situazione: "senza crescita - ha detto - non migliorano gli individui e le società si incattiviscono".

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