Bce: la domanda ristagna Nel 2010 una lenta ripresa
È un'economia ancora in «profonda recessione» quella fotografata dalla Banca centrale europea nel Bollettino di maggio, che contiene anche un abbassamento delle previsioni di crescita da parte degli esperti. Comunque, fa notare lo stesso istituto di Francoforte, gli indicatori segnalano che il ritmo di deterioramento dell'attività economica è «diminuito». Le previsioni formulate dalla Bce tengono in considerazione alcuni «andamenti avversi» che si dovrebbero concretizzare nei prossimi mesi, tra i quali «l'ulteriore deterioramento del mercato del lavoro». Dai dati economici più recenti, rileva l'Eurotower, emergono «incerti segnali di stabilizzazione su livelli molto contenuti, dopo un primo trimestre nettamente più negativo delle attese». In particolare, per i paesi dell'area euro l'indebolimento del primo trimestre sembra «assai più pronunciato di quanto previsto a marzo». Sono intanto in «attenuazione» le spinte inflazionistiche: la Bce si aspetta «un'ulteriore contrazione» dell'inflazione, che porterebbe il tasso ad assestarsi «temporaneamente sui livelli negativi» per qualche mese intorno alla metà del 2009, per poi riprendere ad aumentare nel 2010, comunque sotto il 2%. A preoccupare la Banca centrale, però, sono le politiche di finanza pubblica, in particolare, le «continue revisioni» delle stime e delle previsioni sui saldi di bilancio dei singoli paesi.