Resta magro il bottino per il fisco
Èancora magro il bottino delle entrate fiscali. Nel primo trimestre dell'anno il calo è del 4,6%, percentuale che vale 4 miliardi di euro. È sempre la crisi ad incidere negativamente sul gettito, tanto che i cali più importanti si registrano per l'Iva, l'imposta sul valore aggiunto che per prima reagisce all'andamento dell'economia, e le tasse sulle società, Ires e Irap, che segnano un arretramento, rispetto al primo trimestre del 2008 rispettivamente del 12% e del 4,6%. A fotografare la situazione delle entrate, che tra gennaio e marzo sono state pari a 83.976 milioni di euro, è il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia che mette in evidenza però un «rallentamento» a marzo della flessione del gettito. La caduta del 4,6% di gennaio-marzo si confronta infatti con il -6,7% di gennaio-febbraio 2009. «Nel mese di marzo - fanno notare dalle Finanze - il gettito è rimasto sostanzialmente stabile, allo stesso livello di quello corrispondente mese dell'anno 2008», con una flessione dello 0,2%. Ad incidere sul calo del primo trimestre dunque è la crisi economica ma ad appesantire i dati sulla diminuzione del gettito ci sarebbe anche una disomogeneità di calcolo tra il 2008 e il 2009, depurata la quale la flessione del primo trimestre, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, è di 1,5 miliardi - sottolinea il Dipartimento Finanze - «ascrivibili sostanzialmente ai versamenti dell'Iva sugli scambi interni e delle altre imposte indirette». Ed infatti è proprio l'Iva a presentare nei primi tre mesi del 2009 il conto più salato con una perdita del 10,6%, ovvero di 2,4 miliardi. La crisi arriva infine anche a lambire un settore che sembrava immune, quello delle scommesse. Il gettito del comparto giochi avanza nel complesso del 3,8% a gennaio-marzo 2009 ma grazie soprattutto alle «macchinette». I proventi fiscali del lotto risultano infatti in calo del 3,5% e quelli delle lotterie istantanee - i «Gratta e Vinci» - addirittura del 12,3%.