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Fiat-Opel: decisione entro maggio

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E' terminato l'incontro a Francoforte tra l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne e Roland Koch, il governatore dell'Assia, il Land dove ha sede il quartiere generale di Opel. Kock ha salutato con favore l'interesse di Fiat per l'acquisizione di Opel e ha, al tempo stesso, indicato tre criteri per la scelta del futuro partner del marchio tedesco. "Decisivi - ha spiegato Koch al termine dell'incontro con Marchionne - saranno la solidità futura dell'azienda, il mantenimento di quanti piu' posti di lavoro possibili e il minor aggravio possibile sulle casse pubbliche". Una decisione preliminare sul futuro di Opel comunque, ha osservato Koch, dovrebbe arrivare entro maggio.   Oltre al governatore dell'Assia, Roland Koch (Cdu), Sergio Marchionne avrà oggi un incontro a Magonza anche con il suo collega della Renania-Palatinato, Kurt Beck, presidente fino all'ottobre scorso del partito socialdemocratico. La cancelleria di Beck ha confermato questa mattina l'incontro, precedentemente reso noto dall'emittente radiofonica pubblica "Suedwestrundfunk" (Swr). Il colloquio con Beck sarà probabilmente incentrato sulla sorte dell'impianto di Kaiserslautern, in cui la Opel produce i suoi motori. Nei giorni scorsi Marchionne aveva smentito le voci su una sua chiusura, aggiungendo pero' che anche in questo stabilimento, al pari di altri della Opel, sara' necessario apportare tagli del personale. Nel frattempo il sondaggio "Politbarometer" della seconda rete televisiva pubblica Zdf mette in evidenza che una larga maggioranza dei tedeschi non crede alla sopravvivenza della Opel in caso di un suo assorbimento da parte di Fiat o del gruppo austro-canadese Magna. Solo il 22 per cento del campione crede infatti che un ingresso del Lingotto possa assicurare il futuro della casa di Ruesselsheim, mentre questa percentuale sale al 36 per cento nel caso di un ingresso di Magna. Quasi due terzi dei tedeschi (61%) si dice invece contrario ad un salvataggio statale della Opel. Il piano della Fiat per un'eventuale unione con la Opel prevede la chiusura di due impianti in Italia e il ridimensionamento di un terzo. A scriverlo è il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) citando il cosiddetto "Project Phoenix", il progetto che l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, avrebbe presentato lunedì scorso al governo tedesco. Gli stabilimenti che verrebbero chiusi in Italia, secondo il piano riportato dal giornale, sono quello della Fiat a Termini Imerese e quello della Pininfarina a S. Giorgio Canavese. Per lo stabilimento della Fiat di Pomigliano, prosegue il giornale, sono previsti «forti tagli».

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