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Fiat-Chrysler, l'ad sarà Marchionne

Sergio Marchionne

Stampa tedesca: "A rischio due fabbriche italiane"

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Lo ha detto lui stesso che sarà l'amministratore delegato di Chrysler. Sergio Marchionne lo ha confermato ieri a Detroit dove si trova per incontrare i manager di Chrysler e per definire l'alleanza industriale. In questo rafforzato anche del via libera del tribunale per la bancarotta di New York a una ristrutturazione rapida della casa americana. Una decisione, quella della corte newyorkese, accolta con soddisfazione dalla Casa Bianca, che punta a far uscire Chrysler dal Chapter 11 entro 60 giorni. Marchionne si dice fiducioso che l'uscita possa avvenire anche prima del termine fissato da Washington. Se tutto procederà come previsto Fiat si troverà inizialmente in mano il 20% della nuova Chrysler con la possibilità di salire al 35%, contro il 55% del Veba, l'8% del Tesoro americano e il 2% del governo canadese. Dai documenti presentati in tribunale emerge come Chrysler sia alla ricerca di un partner da ormai diverso tempo, avendo avviato trattative con Nissan, General Motors, Tata, Hynday-Kia, Magna e Gaz. La documentazione depositata lascia anche emergere che Chrysler, chiuderà in via definitiva sei stabilimenti entro il 2010. Per sostenere a breve termine le proprie vendite, la più piccola delle tre sorelle di Detroit ha anche varato un piano di incentivi fino a 6.000 dollari per l'acquisto di nuovi modelli. Secondo il piano presentato dall'amministrazione, i finanziamenti ai clienti Chrysler saranno effettuati da Gmac, la finanziaria controllata in parte da General Motors e in parte da Cerberus: secondo indiscrezioni, Gmac dopo gli stress test condotti sulle maggiori 19 istituzioni americane avrà bisogno di capitali per 11,5 miliardi di dollari. Mentre Chrysler e Gm si riorganizzano legate da Fiat, con Marchionne che ha espresso interesse anche per il marchio Saab, Ford non sta a guardare e preme sull'acceleratore per la vendita di Volvo. Secondo indiscrezioni alla cinese Geely Holding e ad altri due offerenti Ford avrebbe concesso l'accesso ai libri contabili del marchio svedese. Ford starebbe anche intensificando i propri sforzi nello sviluppo di auto piccole.

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