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Fiat stringe con Chrysler ma spunta Opel

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Itempi stringono in vista della scadenza del 30 aprile e il numero uno del Lingotto, Sergio Marchionne, vorrebbe portare l'accordo già alla riunione del cda in programma domani. Ma se le cose dovessero andare male con la casa automobilistica statunitense, per Fiat c'è sempre l'opzione Opel. Luca di Montezemolo ieri ha detto: «Guardiamo con attenzione a tutto, non escludiamo nulla». Secondo il Financial Times, un accordo con Opel potrebbe rivelarsi addirittura «migliore» di Chrysler. La controllata tedesca di General Motors potrebbe essere «l'alternativa successiva», scrive l'editorialista Paul Betts. Marchionne, spiega Betts, «si è fissato con Chrysler perchè gli garantisce l'accesso al mercato statunitense, qualcosa che l'acquisizione di Opel non offrirebbe a Fiat». Intanto i manager di Chrysler Financial (braccio finanziario della Casa di Detroit) rifiutano di tagliarsi lo stipendio e così fanno perdere all'azienda il diritto ad un prestito da 750 milioni da parte del Governo americano.

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