Contratti, alta tensione Cgil-Cisl
Alcentro ancora il no polemico della Cgil al nuovo meccanismo contrattuale con il segretario confederale Susanna Camusso che fa sapere che oggi ribadiranno le ragione della bocciatura. La sindacalista precisa anche che «la Cgil non presenterà piattaforme separate per i rinnovi di tutti i settori. Si possono fare schemi comuni ma naturalmente questi non possono recepire i contenuti di un accordo che non abbiamo firmato». Più radicale la posizione della Fiom. Il segretario generale Gianni Rinaldini ha fatto sapere che nel prossimo rinnovo del contratto dei metalmeccanici (in scadenza a fine anno) la Fiom non applicherà le nuove regole dell'accordo sul sistema contrattuale. Rinaldini sottolinea che quell'intesa programma una «riduzione sistematica dei salari dei lavoratori» e di fatto istituisce una «scala mobile triennale a perdere». Lintesa infatti secondo i metalmeccanici Cgil «riduce il valore punto» (da 18,88 a 15-16 euro, sostengono) sulla base del quale si chiedono gli aumenti salariali e fa riferimento a un tasso di inflazione depurato dai costi energetici. «Noi quelle regole non le applicheremo - ha detto Rinaldini - le forme e le modalità le deciderà il Comitato centrale dell'organizzazione convocato per il 28-29 aprile». Ma Cisl e Uil ribattono a tono alle polemiche. «Non possiamo fermare il mondo se la Cgil non ci sta» è la risposta del leader della Uil Luigi Angeletti. Ma a rendere più rovente la giornata sono state le dichiarazioni del segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni che ha accusato la Cgil di una posizione «pericolosamente ambigua e opportunista» di fronte ai recenti casi di attacco ai manager da parte dei lavoratori. Non solo. Bonanni è tornato indirettamente ad addebitare alla Cgil tentazioni politiche che nulla hanno a che fare con il ruolo di sindacato: «non riesco a capire - ha sottolineato - come Epifani possa subire il fascino della sinistra radicale». La replica della Cgil non si è fatta attendere: «Bonanni ha passato il segno. C'è un intento strumentale». E Bonanni di rimando: la confusione e lo scontro non giovano a nessuno. L.D.P.