«Per le famiglie 2 mila euro in più all'anno»
Neè convinto l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, che ieri a Treviso per un incontro pubblico ha detto come grazie alla contrazione delle rate dei mutui a tasso variabile e la diminuzione dei costi per l'energia «le famiglie italiane hanno complessivamente 2 mila euro di reddito disponibile in più». «In Italia oggi l'80% dei mutui è a tasso variabile - ha aggiunto - e oggi una serie ampia di nostri clienti ha rate un terzo più basse di quelle che erano nel 2008». Profumo ha però ricordato che larga parte del reddito oggi viene risparmiato e non viene reinserito nel circuito della spesa perché c'è una certa insicurezza su quello che può succedere domani mattina. L'ad di Unicredit ha invitato le imprese e gli operatori economici a non incancrenirsi in recriminazioni reciproche «o perderemo l'opportunità di ripensare al nostro rapporto che questa crisi ci offre». Secondo Profumo è necessario che il sistema delle aziende e quello del credito si muovano rispettivamente «dal basso in alto e dall'alto in basso» alla ricerca di un rapporto migliore. Profumo ha detto che «c'è un rilevante problema di trasparenza e di comunicazione nelle relazioni con la clientela perchè forse - ha affermato - non siamo riusciti a spiegare del tutto i vantaggi di avere una rete estera per le imprese italiane». «Ad esempio - ha detto - su Basilea 2 abbiamo fatto tutti una grandissima confusione e la colpa è soprattutto nostra» Per l'ad di Piazza Cordusio infine il 24% delle microimprese finanziate da Unicredit sono in perdita e un 15% ha un Roe (indice di redditività, dato da rapporto fra utile netto e patrimonio netto) inferiore al 2%». Il dato riguarda le aziende con un fatturato inferiore ai 5 milioni, le quali, tuttavia, avrebbero ottenuto un tasso di accettazione delle domande di finanziamento pari 76%, in crescita rispetto al 74% registrato lo scorso anno. Fil.Cal.