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Gli incentivi rimettono in moto l'auto

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Gli incentivi fissati dal governo per far ripartire il settore dell'auto funzionano. I consumatori hanno rimesso mano al portafoglio per sostituire i modelli più vecchi e stanno danno un contributo importante a al comparto più colpito dalla frenata dell'economia reale. Così, secondo i primi dati che ne verificano l'effetto, il mercato in Italia è tornato a mostrare un saldo positivo a marzo (+0,2%, a 214.218 unità) dopo quattordici mesi di perdite. Un aumento delle vendite che consente alla Fiat di recuperare terreno nelle immatricolazioni (+6,1%) e salire nella quota al 32,6%. Certo il recupero non è ancora evidente (gli incentivi sono in vigore solo dal 7 febbraio) ma a far ben sperare è il boom di ordini, che a marzo è stato del del 36%, e con la parte del leone affidata alle motorizzazioni a gpl e metano, particolarmente agevolate dagli incentivi statali. La richiesta di queste alimentazioni registra un'impennata, rispetto ad un anno fa, del 323,78% per il gpl e del 102,94% per il metano, portando le nuove immatricolazioni rispettivamente a 19.728 e 12.796 unità. In questo contesto Fiat, che su gpl e metano propone un'ampia offerta, torna a ingranare la marcia nei volumi (+6,08% i volumi con 69.882 vetture immatricolate) e nella quota che raggiunge il 32,6%, 1,8 punti percentuali in più su marzo 2008. Ottima la raccolta ordini, +59%. Per tutti i marchi del Lingotto il trend è in ascesa. Una situazione che fa ben sperare il governo che proprio agli incentivi ha puntato per rimettere in moto la macchina produttiva italiana. E ieri non è mancato il commento del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola che ha detto: «I dati sulle immatricolazioni di marzo testimoniano nei numeri la ripresa del settore auto in seguito agli incentivi per le vetture ecologiche. Tra febbraio e marzo le immatricolazioni sono aumentate di quasi il 30%, da 166 mila a 214 mila, e hanno superato dello 0,24% anche il dato del marzo 2008. Anche le prospettive per i prossimi mesi restano positive». La situazione sarà analizzata meglio al Tavolo auto convocato per giovedì 9 aprile.

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