La crisi costa 200 milioni a Edison. Via all'austerity
Perneutralizzare l'impatto della crisi economica, oltre 200 milioni di euro nel 2009, la società vara un piano di «austerity». E tra gli oltre 100 interventi previsti figura anche lo stop ai voli in business class (esclusi gli intercontinentali). Per «tutti», ha promesso l'ad Umberto Quadrino, includendo anche se stesso nel conto. La società, ha spiegato nel corso dell'assemblea il manager (i cui compensi 2008 sono stati di 3,8 milioni), vuole chiudere il 2009 con un risultato di gestione di 1,45 miliardi, lo stesso del 2008 a parità di perimetro e senza poste straordinarie. «Sarà molto duro ripetere i risultati in un anno così disgraziato - ha ammesso l'ad - ma ci proveremo». Per farlo Edison dovrà assorbire «l'impatto della crisi» sui conti, quantificato in «più di 200 milioni». Pesa in primo luogo la flessione della domanda di elettricità: «È recessione vera - ha spiegato -, nel trimestre c'è stato un calo del 7-8% della domanda». Edison dovrà poi scontare il calo del prezzo del petrolio: «nel 2008 - ha detto Quadrino - il prezzo medio era di 100 dollari, quest'anno se va bene sarà di 50 dollari. Solo questo si traduce in 100 milioni di euro in meno». Per compensare gli effetti della crisi, Edison farà leva sul contratto di fornitura di gas dall'Algeria e sull'avvio del rigassificatore di Rovigo.