Acea verso un bilancio in utile
Riunione fiume per il consiglio di amministrazione di Acea, l'azienda che fornisce energia elettrica alla Capitale, convocato ieri per l'approvazione del bilancio d'esercizio del 2008 e per la nomina del nuovo amministratore delegato che, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe ancora il più volte citato Marco Staderini, ex manager di Rai e della Lottomatica. I consiglieri, che hanno cominciato l'esame del rendicono annuale attorno alle 16 di ieri pomeriggio, si sono attardati secondo fonti vicine al dossier in una serie di lungaggini procedurali. Solo in serata sarebbe partito l'esame dei conti 2008 illustrati dall'ad uscente Andrea Mangoni cui spetta la firma dell'ultimo rendiconto. Nessuna cifra è trapelata dal cda ma secondo le indiscrezioni l'utility capitolina avrebbe chiuso lo scorso anno con un utile considerevole nonostante la crisi che ha seriamente compromesso, sooprattutto nell'ultima parte del 2008, le maggiori realtà industriali del Paese. Al centro dell'analisi del cda anche la nomina dei due manager considerati molto vicini a Mangoni. Si tratta Roberta Neri, ex direttore pianificazione e finanza e dirigente preposto ai documenti contabili societari, e Massimiliano Salvi, ex direttore dell'area reti dell'energia. Il cda di ieri sugella di fatto l'uscita di Mangoni nominato dalla precedente amministrazione e costretto alle dimissioni dal presidente Giancarlo Cremonesi che non aveva condiviso, all'inizio di marzo, l'accelerazione dell'ad sul possibile ingresso dei francesi di Suez-Gdf nella gestione operativa di Acea. I francesi hanno in pancia la rete della Romana Gas (ex Eni) e avrebbero offerto a piazzale Ostiense questo bene in cambio di una partecipazione più attiva nella produzione e vendita di gas ed elettricità. Un progetto che aveva ricevuto l'avallo dell'ex sindaco Veltroni ma che essendo stato, appunto legato alla giunta di sinistra, non era mai stato digerito dall'attuale esecutivo guidato da Gianni Alemanno. Anche di questo aspetto si è parlato nel cda di Acea. L'impasse sull'alleanza sarebbe stata superata affidando a Mediobanca l'incarico di valutare una soluzione in grado di accordare il Comune e i transalpini.