Bruxelles "taglia" le tariffe dei cellulari
{{IMG_SX}} Gli operatori telefonici, infatti, dovranno rispettare un tetto massimo di spesa per il roaming (le comunicazioni da e verso uno stato estero). Così dal primo luglio 2009 sms, chiamate e download di dati dall'estero costeranno di meno grazie al compromesso raggiunto dal Parlamento Ue e dalla presidenza di turno dei 27, che aspetta ora solo il sì formale della plenaria e dei ministri delle Tlc, previsti per aprile. Così ad esempio i messaggini inviati da un Paese all'altro dell'Ue non dovranno costare più di 11 centesimi di euro (iva esclusa), contro l'attuale media di 29 centesimi. Le chiamate vocali invece dovranno costare massimo 43 centesimi al minuto (la media oggi è 46 centesimi), e per quelle ricevute il tetto è fissato a 19 centesimi al minuto. Limite anche per le modalità di fatturazione che avrà come parametro i secondi effettivi di conversazione, e non il minuto come invece accade oggi. Gli operatori potranno far pagare una cifra forfettaria solo per i primi 30 secondi di conversazione, laddove oggi i forfait applicati sono invece al minuto. Le chiamate saranno anche più economiche nei prossimi anni. Nel 2010 le chiamate effettuate scenderanno a 39 centesimi al minuto, quelle ricevute a 15 centesimi, per arrivare nel 2011 a 35 centesimi e 11 centesimi. Per il download di dati via telefonino e computer portatili viene fissato poi un «limite di salvaguardi» delle tariffe all'ingrosso a un euro per megabyte. E per evitare spiacevoli sorprese alla fine del mese, gli operatori saranno tenuti a tagliare automaticamente la linea ai loro clienti se superano i 50 euro di trasferimento dati in un mese. Secondo il compromesso, il cliente deve essere avvertito quando raggiunge l'80% della soglia stabilita, e dovrà espressamente far sapere se intende superarla. Sempre in tema di Tlc ieri l'Autorità del settore guidata da Corrado Calabrò ha stabilito in 0,85 euro l'aumento del canone di noleggio della linea telefonica pagata dagli operatori concorrenti a Telecom Italia. Per la società guidata da Franco Bernabè, infine, l'opa su Tim Brasil si fa sempre più vicina. Una delle commissioni della Consob brasiliana ha espresso parere negativo sul ricorso presentato da Telco, la holding di controllo. Non c'è ancora la parola fine ma è presumibile, commentano fonti finanziarie, che la Comissao de Valores Mobiliarios seguirà quelle indicazioni confermando l'obbligo di Opa.