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Unicredit centra l'utile: le banche volano in Borsa

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Non è esclusa la possibilità di un ritorno del dividendo in contanti per l'esercizio in corso, hanno messo le ali non solo il titolo di Piazza Cordusio ma un po' a tutti i bancari quotati a Piazza Affari. Sugli scudi è salita la banca presieduta da Dieter Rampl che ha rotto la soglia psicologica di un euro e ha archivia la seduta con un balzo del 19,05% a 1,15 euro. Il clima di euforia ha contagiato però un po' tutto il settore dei finanziari che negli ultimi tempi aveva visto scendere la capitalizzazione totale a livelli di liquidazione. La fiducia nell'inversione di tendenza si è tramutata in forti ordini di acquisto anche sull'altro colosso bancario italiano: Intesa SanPaolo (+7,3% a 1,91 euro), in attesa del consiglio di gestione di domani. Bene è andata anche al Banco Popolare (+8,57% a 2,44 euro), dopo l'opa su Italease, e a Mediobanca (+6,27% a 5,51 euro). In positivo anche Bpm (+1,31% a 3,28 euro) e Mps (+1,06% a 0,9 euro). A spingere gli acquisti le dichiarazioni di Profumo presentanto i risultati di bilancio: «Il mercato ha considerato in modo positivo quello che abbiamo fatto. C'è ancora spazio per una crescita del titolo». A borsa chiusa però Standard & Poor's, l'agenzia di valutazione di affidabilità finanziaria, ha annunciato il taglio del rating di lungo termine da A+ ad A (lasciando peraltro invariato quello a breve A-1) con prospettive stabili, a causa del peggioramento delle condizioni economiche in Europa. Confortanti comunque i primi dati 2009, «un anno duro», ma che ha visto un «buon avvio con un contributo positivo da parte di tutte le divisioni in gennaio e febbraio». Per cui Profumo si è detto «fiducioso» sul fatto che la banca «sarà capace di pagare il dividendo». E chissà che i buoni risultati non possano aiutare a ricucire le frizioni tra i soci, dopo il no di Cariverona alla ricapitalizzazione: in vista del rinnovo del cda «spero che prevalga la diplomazia», ha detto il banchiere. Sui numeri Profumo aveva promesso 4 miliardi di utili (-38,7% sul 2007) e 4 miliardi, anzi di più (4.012 milioni di euro) sono arrivati. Buona invece la capitalizzazione del gruppo. L'indice di solidità patrimoniale core tier 1 è salito al 6,5%, sotto il 6,7% atteso, ma è destinato a raggiungere il 7,2% con gli aiuti di Stato.

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