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Marcegaglia: "La crisi è reale"

Emma Marcegaglia

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Il presidente di Confindustria lancia un appello al presidente del Consiglio Berlusconi "richiamandolo alla gravità della situazione facendogli presenti che se non si agisce in fretta e che se non si stanziano fondi veri a favore delle imprese rischiano di fallire". La crisi è vera, si sta aggravando: non è una boutade mediatica. Stop ai conflitti istituzionali, serve collaborazione. Il credito è essenziale per le imprese che hanno bisogno di soldi veri. Emma Marcegaglia parla al convegno della Piccola Industria a Palermo. «La crisi si sta aggravando, servono soldi veri su alcuni punti essenziali. Gli industriali - ha detto - chiedono un fondo di garanzia per le pmi, l'avvio dei cantieri anche più piccoli e uno sgravio fiscale per le imprese che fanno uno sforzo importante nel capitalizzare. Non vi è dubbio che le aziende con poco capitale non riusciranno a sopravvivere». E ancora: «È il momento di usare il linguaggio della verità. Rischiamo di perdere nei prossimi mesi i veri campioni del made in Italy e della speranza italiana. È una emergenza vera, non è una boutade mediatica. Che ci obbliga a indicare interventi precisi, fermi, chiari e soprattutto rapidi. Tacere significa tradire il Paese». La crisi si sta aggravando, dice dunque il leader degli industriali, ma la ripresa è possibile. Serve una grande collaborazione e lo sforzo di tutti. «Non vogliamo vedere i conflitti istituzionali a cui assistiamo oggi, ma una grande collaborazione tra Bankitalia e governo, tra banche e imprese. Non ci interessa la sterile polemica sulla grandezza dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. Sono comunque troppi. Il punto è uno solo: lo Stato deve pagare. Perchè uno Stato che non onora i suoi debiti contribuisce per primo a diffondere sfiducia, instabilità e paura».

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