Acea cerca una soluzione con Gdf
Mal'inizio di un disgelo quello che dovrebbe partire oggi tra l'Acea, la utility romana dell'energia e il colosso francese Suez-Gdf. Tramontata l'ipotesi dell'accordo così come era stato impostato dalla precedente giunta e condotto dall'ex ad Andrea Mangoni il Comune cerca di trovare una via d'uscita dallo stallo in cui l'eventuale alleanza si è ormi trovata. In ballo non c'è solamente il destino della società romana ma anche quello della politica energetica avviata in partnership tra Italia e Francia a livello di governi centrali. Urge trovare una quadra per consentire un accordo che non sia oneroso per le casse del comune di Roma e che soddisfi le ambizioni di crescita dei francesi nella Capitale. Parte con questi presupposti l'incontro tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e l'amministratore delegato di Gdf-Suez, Gerard Mestrallet che dvrebbe avvenire nella mattinata e ha come obiettivo principale quello di trovare un punto di contatto fra il Comune di Roma, azionista di controllo di Acea con il 51%, e la società francese, presente con una quota del 9,9%. Secondo quanto risulta a Il Tempo ci sarebbero già stati contatti informali e orientativi nei giorni scorsi tra i tecnici per ipotizzare una bozza di accordo. E questo anche a seguito della lettera che come anticipato da Il Tempo il colosso francese ha inviato al Campidoglio per chiedere una risposta chiara sull'intero dossier. Nulla è trapelato, dunque, ma le nebbie attorno alla società si stanno diradando. Intanto ieri il titolo ha chiuso le contrattazioni con un -2,78% a 8,05 euro