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Petrolio giù, risparmi per 1.500 euro

Energia

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La discesa delle quotazioni del greggio, seppure legata a scenari macroeconomici recessivi, e quindi indice di una situazione di crisi globale, ha effetti positivi per le tasche dei cittadini e per le imprese. Effetti che ieri ha ricordato il numero uno dell'Eni, Paolo Scaroni, che ha provato a tradurre in cifre. La sua stima prevede che il ribasso del prezzo del barile, pur potendo avere nel tempo un impatto negativo sul livello degli investimenti, sia in grado di generare una sorta di bonus pari a 1.500 euro complessivi a famiglia su base annua. Ipotesi basate sulla tendenza dei prezzi del combustibile registrato sui mercati internazionali. Da giorni, compreso ieri, il petrolio ha subìto un'oscillazione compresa tra i 40 e 41 dollari a New York, la principale piazza di scambio dell0oro nero. Anni luce dal massimo storico di 147 dollari toccato a metà luglio. Tanto che Scaroni ha parlato oscillazione «stupefacente», un «effetto yo-yo» tutt'altro che benefico. Secondo l'amministratore delegato del Cane a sei zampe, i prezzi rimarranno bassi ancora per alcuni mesi e il prezzo del gas, che è «calibrato» su quello del greggio, dovrebbero scendere di circa il 30% nei prossimi «2-3 mesi». Bollette elettriche e del metano ne beneficeranno. Del resto la riduzione dei costi è già iniziata. A gennaio le tariffe di luce e gas stabilite dall'Autorità per l'energia hanno messo a segno il primo ribasso trimestrale dopo cinque trimestri di rincari, con un calo del 5,1% e dell'1%. Anche al distributore la differenza si vede. Sebbene il prezzo dei carburanti sia stato in varie occasioni bersaglio di polemiche da parte dei consumatori, che non ritengono i ribassi in linea con il calo del barile, rispetto a metà luglio si registra una diminuzione sui 40 centesimi al litro per la verde e sui 46 per il diesel: sei mesi e mezzo fa benzina e gasolio arrivavano a sfiorare 1,56 euro al litro, oggi i prezzi sono scesi rispettivamente a 1,17 e 1,09 euro al litro. C'è poi da dire che il costo dei carburanti incide praticamente su tutti i prezzi finali delle merci e per questo nei mesi scorsi ha fatto da detonatore dell'inflazione esattamente come ora la raffredda. La riduzione complessiva di tali spese potrebbe fruttare, secondo Scaroni, risparmi per circa 1.500 euro a famiglia. «Una buona notizia», ha commentato, dietro la quale però si annida un rischio. «Un periodo prolungato di prezzi troppo bassi - avverte - scoraggerà nuovamente gli investimenti» e nel tempo farà rialzare i prezzi. Fil.Cal.

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