Busta paga più pesante per gli statali
Per quanto riguarda il comparto dell'istruzione l'aumento in busta paga sarà di circa 70 euro in media (corrispondenti all'inflazione programmata dal Governo per il 2008 e 2009, cioè pari al 3,2%). Intorno agli 80 euro pro capite, invece, il beneficio salariale per i 220 mila ministeriali. Gli incrementi retributivi decorrono dal primo gennaio 2009 e saranno erogati, insieme agli arretrati, entro 30 giorni. L'incasso è previsto dunqu con la busta paga di febbraio. Non solo. Nel corso dell'anno i dipendenti statali otterranno anche i fondi per la produttività tagliati dal decreto 112. Sempre che l'accordo passi il referendum conslutivo tra i lavoratori previsto il 9 e 10 febbraio. I contratti, per entrambi i comparti, non sono, però, stati sottoscritti dalla Cgil. Mentre relativamente a quello dei ministeriali non hanno apposto la loro sigla Rdb-Cub e Cse. Con gli incrementi concordati, gli stipendi annui vanno dai 14.904 euro per un collaboratore scolastico neo assunto (diventano 19.423 con 35 anni di anzianità) ai 19.324 di un docente di scuola dell'infanzia o primaria (28.291 a fine carriera). Un insegnante di scuola media avrà una retribuzione che varia dai 20.973 ai 31.352 euro a seconda dell'anzianità mentre un professore di liceo troverà in busta paga dai 20.973 euro ai 32.912 euro in base agli anni di servizio. La Flc-Cgil, che non ha sottoscritto l'intesa, ha firmato una «Dichiarazione a verbale» nella quale ha spiegato il perché del suo «no». L'accordo «non adegua gli stipendi all'inflazione reale, riduce il Fondo di istituto per le scuole, non rispetta nessuno degli impegni assunti con il contratto di lavoro precedente (personale precario) e lascia aperte tutte le sequenze contrattuali (personale estero, educazione degli adulti, compensi ore eccedenti l'insegnamento e aree a rischio)». Per questo la stessa sigla sindacale ha confermato lo sciopero il prossimo 13 febbraio insieme ai metalmeccanici della Fiom.