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Ue, l'Italia sfora Maastricht. Inflazione giù nel 2009

Almunia

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 Ue: Italia scivola a -2% in 2009, risale a +0,3% in 2010, ma lenta ripresa già durante l'anno in corso  - Nel 2009 il pil italiano decrescerà del 2%, per poi tornare ad espandersi dello 0,3% nel 2010.  E' quanto emerge dalle previsioni economiche intermedie della Commissione europea. "L'economia italiana è entrata in recessione nel 2008 per via del calo della domanda interna", si legge nel documento, secondo cui il prodotto interno lordo del 2008 dovrebbe aver ceduto lo 0,6%. "Una contrazione ritenuta considerevole del pil del quarto trimestre agirà da zavorra per la crescita nel 2009, quando il pil reale dovrebbe contrarsi del 2% nel complesso, seppur migliorando lentamente nel corso dell'anno", si legge nel testo delle previsioni economiche, che rivedono al ribasso per tutti i paesi le stime di novembre, quando, per l'Italia, l'esecutivo comunitario aveva indicato una crescita del pil pari a zero sia per il 2008 che per il 2009, con una leggera ripresa allo 0,6% per il 2010.   «il sostegno del governo al sistema bancario dovrebbe facilitare il credito. È prevista inoltre un'accelerezione degli investimenti pubblici». «Una spinta esterna all'export dovrebbe arrivare a fine 2009 - si legge ancora nel testo - in linea con gli sviluppi dell'economia globale che secondo le attese dovrebbe migliorare». Male la competitività del Belapese: «nel 2009 la crescita del costo per unità di lavoro aumenterà moderatamente , dopo la forte accelerezione del 2008. Tuttavia, visti gli avversi sviluppi avversi nei tassi di cambio, la competitività del paese non migliorerà» afferma la Commissione nel testo. L'inflazione in Italia scenderà all'1,2% nel 2009, dopo essersi attestata sul 3,5% nel 2008, secondo le ultime stime riviste. Lo scenario della Commissione a politica invariate prevede che l'inflazione torni ad aumentare nel 2010, portandosi al 2,2%. L'Italia torna a sforare i parametri di Maastricht - Dopo il 2,8% del 2008, il rapporto deficit-pil sarà del 3,8% nel 2009, per poi scendere leggermente al 3,7% nel 2010. "Gli stabilizzatori automatici porteranno il deficit del governo ben al di sopra del 3% del pil nel 2009, con un miglioramento solo marginale previsto nel 2010", si legge. Nei dati pubblicati il 3 novembre scorso, l'esecutivo comunitario puntava su un deficit al 2,6% nel 2009 e al 2,1% nel 2010. L'Italia è uscita dalla procedura per deficit eccessivo nella primavera scorsa. Nel 2009 torna a crescere la disoccupazione italiana - Dopo il 6,7% stimato per lo scorso anno, salirà all'8,2% quest'anno e all'8,7% nel 2010. «L'impatto del rallentamento economico sul mercato del lavoro è al momento più visibile in termini di ore lavorate che di singoli posti di lavoro» si legge nel documento. «La perdita di posti di lavoro aumenterà nel 2009 portando un significativo aumento del tasso di disoccupazione». Va male anche la zona euro, dove la disoccupazione balzerà al 9,3% quest'anno e al 10,2% il prossimo.  

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