Iata, nel 2009 conti dieci volte peggio del 2008
Nessuna schiarita anche per le compagnie asiatiche, che quest'anno perderanno 1,1 miliardi di dollari. Mentre quelle americane, che nell'acquisto del carburante sono riuscite a svincolarsi prima dal vecchio prezzo del petrolio, riusciranno a rosicchiare un utile intorno ai 300 milioni di dollari dopo aver perso 3,9 miliardi lo scorso anno. Le stime della Iata, l'associazione mondiale delle compagnie aeree che rappresenta 230 vettori, «dicono che siamo in crisi profonda», avverte il direttore generale e amministratore delegato, Giovanni Bisignani, che ha elencato «i numeri» che disegnano un «2009 particolarmente difficile» per il settore. La Iata prevede «perdite globali per il 2009 a 2,5 miliardi di dollari», dopo i 5 miliardi persi lo scorso anno quando 35 compagnie sono state sospese dall'associazione per inadempienze legate alle difficoltà economiche.