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Taglio dei tassi in vista, Bot ai minimi

La crisi dei mercati

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In particolare i rendimenti dei Bot a un anno hanno toccato ieri l'1,84%, in calo di 0,793 punti rispetto all'ultima analoga operazione. Nell'asta i titoli a 3 mesi (con scadenza 15 aprile 2009) hanno registrato un calo di 0,805 punti all'1,659% lordo, scendendo sotto il 2% per la prima volta dopo poco più di 5 anni (ottobre 2003), mentre i Bot a 12 mesi sono scesi oltre il precedente minimo storico di giugno 2003 (1,860%), toccando appunto l'1,84%. Rendimenti risicati quindi che, seppure con un sollievo per le casse dello Stato, garantiscono ai risparmiatori un guadagno netto inferiore all'inflazione. Un rendimento tuttavia sicuro e che dribbla gli scivoloni del mercato azionario (che accusa un passivo del 45% negli ultimi 12 mesi) e le amare sorprese arrivate negli ultimi mesi anche da blasonati soggetti quali Lehman Brothers o Madoff. Per questo la domanda da parte degli operatori è rimasta robusta con quasi 20 miliardi di titoli richiesti a fronte dei 13 miliardi offerti (5,5 mld trimestrali e 7,5 mld annuali). Il calo del costo del debito darà una robusta mano al debito pubblico torna a crescere e toccare livelli record: a ottobre - secondo il Supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia - è arrivato a quota 1.670 miliardi. Buone notizie arrivano anche dal fronte delle entrate che continuano a crescere e da quello del debito delle amministrazioni locali che si contrae rispetto all'anno scorso. Un fardello che resta in ogni caso a carico del cittadino contribuente. Secondo Elio Lannutti (dell'Adusbef) il «peso» del debito pubblico sarebbe salito, secondo gli ultimi dati, a ben 81.000 euro per ogni famiglia italiana, cioè 28.000 euro a testa, neonati inclusi. Tornando ai dati di via Nazionale ad ottobre si è dunque segnato un nuovo livello record per il debito: 1.670,6 miliardi. Una «doccia fredda» anche perché a settembre si era registrata invece una contrazione (1.648,6 miliardi) dopo il record raggiunto in agosto (a 1.666,6 miliardi). Crescono intanto le entrate tributarie: nei primi 11 mesi del 2008 si sono attestate a 344 miliardi, cioè il 2,8% in più rispetto ai 334,1 del gennaio-novembre 2007. Nel solo mese di novembre le entrate tributarie sono state pari a 32,7 miliardi (in lievissimo calo rispetto ai 32,9 miliardi nel novembre 2007). E buone notizie arrivano anche per quanto riguarda il debito delle amministrazioni locali che è visto in calo, almeno su base annua: a ottobre 2008 si è attestato a 109,4 miliardi rispetto ai 111,8 di ottobre 2007 (2,4 miliardi in meno). In lieve aumento invece rispetto a settembre 2008 quando il debito era a 108,2 miliardi (+1,2 miliardi). Il calo annuo dipende dal minor debito che si registra per Regioni e province autonome: 42,3 miliardi contro i 45,9 miliardi di ottobre 2007 (-3,6 miliardi).

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