De Meo, Marchionne boy, lascia Fiat

Ma a 41 anni sento il bisogno di percorrere nuove vie professionali. Mi resterà il ricordo di sette anni meravigliosi e indimenticabili che mi hanno permesso di crescere e di confrontarmi con sfide difficili e molto stimolanti». De Meo è entrato nel gruppo Fiat nel 2002 con la responsabilità del Marketing della Lancia, marchio del quale è stato nominato responsabile nel giugno 2004. Nel novembre dello stesso anno è passato al brand Fiat, assumendo la carica di amministratore delegato di Fiat Automobiles e lavorando al rilancio e al rinnovamento del marchio. Dal settembre 2007 ha assunto la guida del Marketing per tutto il gruppo e, nel dicembre dello stesso anno, la responsabilità del brand Alfa Romeo. E proprio dall'artefice del rilancio del marchio del Lingotto, Sergio Marchionne è arrivato ieri il riconosimento al giovane manager: «Dal punto di vista umano sono dispiaciuto per questa scelta anche se sono consapevole che un giovane brillante e capace come Luca possa avere il desiderio di compiere nuove esperienze in altre realtà aziendali». Marchionne ha aggiunto: «Voglio ringraziare De Meo per l'eccellente lavoro svolto negli ultimi anni e gli formulo i miei migliori auguri per il suo futuro personale e professionale» Intanto la decisione ha mandato in fibrillazione il titol che si è mossa sull'ottovolante a Piazza Affari. Positivo per gran parte della seduta, il titolo del Lingotto ha ceduto a fine seduta il 3,45% a 5,45 euro. L'uscita di De Meo è stato un fulmine a ciel sereno, che ha spezzato l'idillio con il mercato che, spinto anche dalle raccomandazioni degli analisti di Merril Lynch, Goldman Sachs e Credit Suisse, avevano spinto il titolo fino a quota 5,8 euro, tra scambi per quasi 50 milioni di euro, pari al 4,5% del capitale. Debole anche la controllata Cnh (-12,08%) a New York, frenata però - commentano nelle sale operative - dai timori di un possibile rallentamento della società che finora ha controbilanciato il calo nelle vendite di auto nuove della casa madre.