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Gas, vicino lo sblocco delle forniture

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Il presidente ucraino Viktor Yuschenko si è detto, ieri, sicuro che la Russia «riprenderà le forniture domani (oggi ndr), quando la delegazione Ue ieri a Kiev, guidata dal premier ceco Mirek Topolanek, sarà a Mosca per incontrare Vladimir Putin». Intanto è arrivato il via libera del gruppo europeo di coordinamento sul gas a una serie di misure d'emergenza per garantire le forniture di metano nell'Ue. Il gruppo ha deciso che la produzione di gas di Olanda, Regno Unito, Romania, Polonia e Norvegia (Paese non Ue ma membro dello spazio economico europeo) sarà incrementata alla «massima capacità» per compensare il taglio delle forniture di gas russo. Nel frattempo gli osservatori europei incaricati di monitorare la ripresa delle forniture di gas verso l'Unione europea hanno già iniziato a lavorare nella capitale ucraina. «La squadra - ha spiegato la commissione Ue in un comunicato - ha iniziato a lavorare alla centrale Ukrtransgas di Kiev». «Ciò significa - prosegue la nota - che ci sono tutte le condizioni concordate tra l'Unione europea, la Russia e l'Ucraina per l'immediato ripristino delle forniture della Russia ai clienti europei». «Accolgo con soddisfazione la proposta da parte dell'Unione Europea di invio di osservatori internazionali esperti di energia e di relative misurazioni in Ucraina e in Russia, al fine di porre le basi per una rapida soluzione della controversia tra i due paesi» ha commentato l'ad di Eni, Paolo Scaroni. Quanto alle conseguenze in Italia del taglio delle forniture una tabella diffusa dalla Commissione Europea ha rilevato che la diminuzione è stata del 25%. Secondo Bruxelles, l'Italia è tra quei paesi, insieme a Germania e Francia, che «anche se gravemente colpiti, sono stati in grado di adottare le misure necessarie e di avere una situazione gestibile».  

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