Cai diventa Alitalia Air France in vantaggio
Eppure nel massimo riserbo i vertici della compagnia: Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, continuano ad analizzare le offerte giunte dai principali concorrenti. Nessun commento ufficiale ancora ma, le indiscrezioni che filtrano, danno ormai in netto vantaggio Air France. Nessuna preferenza linguistica rispetto ai tedeschi di Lufthansa e agli inglesi di British Airways, ma solo una magggiore complementarietà dei network (l'insieme delle rotte) delle due compagnie. La scelta di Parigi, infatti, consentirebbe da un lato di utilizzare al meglio i due hub italiani, Fiumicino e Malpensa, e dall'altro di sviluppare una rete più completa e senza doppioni di voli intercontinentali. Quelli, spiegano fonti vicine al dossier, che portano la maggiore redditività in cassa. L'annuncio ufficiale non arriverà entro la fine dell'anno. La Cai ha deciso di utilizzare tutto il tempo disponibile, fino al 13 gennaio, data dell'avvio ufficiale dei voli, per continuare a valutare eventuali rilanci. L'ultima parola è attesa dunque per i giorni successivi alla festività dell'Epifania. Anche se, secondo le previsioni, i francesi per entrare e rilevare il 25% del capitale avrebbero messo sul piatto una somma compresa tra 300 e 350 milioni. Intanto proseguono gli atti amministrativi per arrivare al 13 gennaio con le carte in regola. Oggi i soci Cai riuniranno l'assemblea per il cambio di ragione sociale. La società assumerà il nome della vecchia compagnia di bandiera con un perimetro allargato. Verrà, infatti, formalizzata l'acquisizione di Air One anche se, momentaneamente, i due marchi resteranno separati. A facilitare il decollo anche la tornata di trattative che l'azienda ha tenuto ieri prima con i piloti e poi con le hostess sui criteri di assunzione. All'uscita entrambe le categorie hanno parlato di «disponibilità» da parte della società. Il rullaggio è, insomma, cominciato. Già ieri è scattata l'offensiva pubblicitaria in vista del decollo. Anche se in previsione di questo ieri è l'intervenuto non senza polemica il presidente Antitrust, Antonio Catricalà. «La sospensione della normativa Antitrust riguardo la fusione tra Alitalia e Air One non mi è piaciuta», ha detto a proposito del fatto che la fusione è avvenuta, per ordine del governo, in deroga alle leggi sulla concorrenza «Vigileremo sulle tariffe», come prevede la legge. «Cai non può immaginare di fare le tariffe come vuole», ha concluso Catricalà.