Urso: "Usare le risorse ritrovate per aiutare le Pmi manifatturiere"
La lotta all'evasione continua. «Sì. I numeri sulle risorse recuperate dimostrano che l'azione anti evasione è condotta con efficacia e senza far rumore. E continua a dare i suoi risultati. Questo vale soprattutto in un periodo di crisi economica come quella attuale che induce a ampliare l'attività del sommerso. Quanto all'impiego delle risorse che arrivano bisognerebbe utilizzarle per ridurre il carico fiscale alle imprese manifatturiere e favorire l'aumento della loro produttività. Questo passaggio di ricchezza tra chi è nascosto ed evade e le aziende in regola sarebbe anche uno stimolo alla legalità». Quali misure auspica? «Occorre puntare alla riduzione del costo del lavoro. In questo modo si ottengono due risultati. Si incentivano le imprese a creare nuova occupazione e contemporaneamente si dà un aumento in busta paga effettivo a chi già lavora. A quali aziende pensa in particolare? «In questo momento di crisi sembra sono le imprese manifatturiere che manifestano maggiori necessità di misure. Sono anche quelle che possono creare più occupazione e in prospettiva possono cavalcare la ripresa. Non bisogna dimenticare soprattutto quelle che esportano. Come stanno andando le esportazioni? «Nonostante la crisi che si è registrata da settembre in valore sono cresciute del 4%. È il dato migliore dopo quello tedesco, tra i Paesi dell'Ocse. Certo nel ne 2009 ci sarà una gelata. Ma per ora il saldo della bilancia commerciale al netto della bolletta energetica resta positivo. Che intervento pensa sia necessario per le Pmi che esportano? «Con le risorse trovate si potrebbe attivare una sorta di defiscalizzazione su una parte della produzione destinata all'estero. Penso ad esempio a un credito d'imposta» L'obiettivo quale sarebbe? «Si aiutano le aziende a mantenere ora le quote di mercato all'estero. La cosa importante adesso è evitare il ripiegamento. Se resistono ora quando la ripresa arriverà potranno essere già in pista per ripartire.