Borse Ue in volo. Recuperati 301 mld
Tutti gli indici hanno registrato guadagni percentuali elevati, la loro sintesi il Dj Stoxx panaeuropeo ha messo a segno un incremento del 6,7%. A influire sul risultato una combinazione di fattori. In primo luogo le notizie arrivate dagli Stati Uniti. E, in particolare, il piano di spese in infrastrutture annunciato dal presidente Usa Obama per stimolare l'economia, il più corposo programma di investimenti pubblici dagli anni '50. A riportare ottimismo ieri sono state anche le parole del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, che parlando all'Europarlamento ha chiesto ai governi «l'avvio rapido dei piani anticrisi annunciati per riportare la fiducia nei mercati ed evitare una ulteriore stretta nella fornitura di credito a imprese e famiglie». Anche le banche, però, secondo Eurotower devono darsi una mossa. «Ora tocca a loro assumersi le proprie responsabilità. Non ci sono più scuse. Le banche devono ripristinare al più presto il normale funzionamento del sistema dei prestiti interbancari». Indice puntato sul fatto che nonostante i tagli recenti al costo del denaro, il tasso di riferimento per i prestiti e mutui (l'Euribor) sia ancora troppo elevato. Non c'è scelta anche perché l'allarme recessione è stato rinnovato: «La crescita di Eurolandia che nel 2009 si attesterà tra zero e -1%». Il presidente Bce ha ammesso preoccupazione per l'impatto della crisi finanziaria sull'economia reale. Un altro monito è giunto anche dal commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, rivolto stavolta ad alcuni governi Ue «Ci sono Stati membri che pensano di poter fare da soli, più che a coordinarsi con gli altri. Secondo me sbagliano di grosso a pensare che l'attuale crisi si possa vincere senza un coordinamento tra tutti i Paesi». A portare su le Borse è stata, infine, l'arrivo di risorse al settore auto degli Usa. Il Congresso si appresta ad approvare un primo pacchetto di aiuti stanziando almeno 14 miliardi di dollari.